Da principio fu la nostalgia per il casereccio a trainare il risveglio di interesse verso il cibo, in una società che stava ormai sposando una vita sempre più frenetica e governata dai pasti fast, che non vedeva più donne (e tanto meno uomini) stendere la pasta al mattino per poi farne fettuccine, che stava perdendo i saperi e i sapori tradizionali. E’ iniziato così l’amore verso il food che un tempo si chiamava solo cibo). Poi come sempre ci sono quelli che le mode le creano e che iniziano a far tendenza. Finché arrivano anche gli ultimi ad adottarle.
Un articolo del magazine GQ Italia parla della nota e ormai crescente attenzione verso il cibo, fino a definirla un’ossessione. Il food è ormai protagonista assoluto di vari fenomeni che vale la pena analizzare, anche per capire a fondo la società nella quale viviamo.
Mai nella storia dell’umanità si è registrata una tale attenzione verso il cibo, in tutte le sue declinazioni. Si è trattato in realtà di un fenomeno lento e graduale, le cui spiegazioni sono di varia natura ed è interessante analizzarle insieme. Da anni gli early adopter, i trendsetter e i cultori di interessi di nicchia parlano di macrobiotica, di nouvelle cousine, di negozietti d’élite e di prodotti DOP e DOC. Poi a un certo punto la cibo-mania è esplosa e come accade in tutti i fenomeni culturali e sociali dai pionieri è arrivata fino in fondo, toccando a modo sua ogni classe sociale e culturale e propagandosi, grazie anche al digitale, con tutta la sua forza virale.
E tra una miriade di piatti prelibati ed esteticamente pieni di appeal postati sul web e sui social, nasce il food porn, che si potrebbe definire come l’elogio della libido della papilla gustativa, più potente che mai in un mondo deprivato emotivamente dalle tecnologie. Poi ci fu la crisi e in una società che mette in dubbio tanti privilegi cosa c’è di più importante ed essenziale del cibo? E’ il food che rivela lo status e anche la cultura, perché non è più pensabile né per una donna né per un uomo di cultura non saper parlare di cibo.
I Millenials sono cresciuti facendo educazione alimentare a scuola, tra piramidi alimentari e laboratori sulla frutta, consapevoli del cibo ingerito e sensibilizzati su molte questioni calde legate a questo tema. Il cibo è un argomento enorme e occuparsene significa abbracciare un numero di sottoargomenti notevoli: le ricette, l’etnologia, i grassi saturi, le materie prime, i regimi dietetici, i pesticidi, il vegetarianesimo.
Tutto fa parte del tema food e forse proprio per questa versatilità dell’argomento i magazine potenziano in continuazione i canali dedicati al food. Si moltiplicano i corsi, sia a livello di istruzione secondaria che di università, sul grande tema della gastronomia. Infine ci sono gli chef, vere e proprie star del momento, resi celebri dalla miriade di competizioni culinarie e dai programmi gastronomici. Last, but not least, in un’era dove siamo tutti connessi ma anche tutti molto soli in un certo senso, il cibo rimane il simbolo della comunità che si forgia stando a tavola insieme, preparando e gustando insieme ciò che si cucina. Ecco alcune delle ragioni (e nemmeno tutte) per le quali il cibo è la vera grande moda del momento e con ogni probabilità lo rimarrà ancora per un bel po’.
Emanuela Di Pasqua,
28 agosto 2015