Siamo stati alla Cannstatter Volksfest, la manifestazione di Stoccarda che, a suon di boccali spumeggianti, stinchi arrosto e salsicce, rivaleggia in popolarità con Monaco di Baviera
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L’inizio dell’autunno, in Germania, è sinonimo di Oktoberfest! Se quella più famosa si svolge a Monaco, a cavallo tra settembre e ottobre, a rivaleggiare in popolarità con la manifestazione bavarese c’è la Cannstatter Volksfest di Stoccarda, città nel Sud-ovest della Germania, capitale dello stato di Baden-Württemberg. Qui la festa va avanti fino al secondo weekend di ottobre a suon di boccali spumeggianti. Ma non solo.
Una festa popolare La traduzione di Volksfest è “festa popolare”, nata nell’Ottocento per celebrare il raccolto. Ancora oggi la ricorrenza è rappresentato da una “colonna” di frutta, fedele riproduzione del modello storico e posta al centro del grande parco fieristico che ospita l’evento. Per l’occasione, l’area si trasforma in un grande luna park ricco di attrazioni, dalle alte ruote panoramiche alle montagne russe, dal tirassegno alle bancarelle di dolciumi tipici.
Su un lato del viale che percorre il quartiere fieristico sono allineati gli immancabili tendoni della birra, che sono in realtà enormi strutture in legno con tanto di portici esterni, saloni immensi, balconate e palchi per le esibizioni delle band che suonano dal vivo.
L’allestimento è quello tipico delle sagre di tutto il mondo: lunghi tavoli di legno con panche, in grado di accogliere compagnie festanti e di favorire la convivialità tra sconosciuti, complici anche i numerosi brindisi che partono quando i musicisti intonano (più e più volte!) il tipico canto “Ein Prosit!”
Una birra piccola? No, grazie! La protagonista dell’Oktoberfest è proprio lei, la birra: bionda e spumeggiante, ogni casa propone la sua ricetta per il festival. Dove viene servita in una sola “taglia” possibile: il possente boccale da un litro. A portarne ai tavoli letteralmente mazzi - anche 8 per volta! - camerieri e cameriere in abiti tradizionali. Gli stessi indossati da molti degli avventori: per lui i Lederhosen, pantaloni di pelle al ginocchio con bretelle e pettorina; per lei il Dirndl, corpetto con blusa, gonna ampia e grembiule.
Dalla carne al veg Abbondanti libagioni chiamano una tavola altrettanto ricca. Si può partire dai taglieri colmi di specialità a cominciare dalle salsicce di tutti i tipi: fresche o stagionate, crude o cotte e persino spalmabili come i Leberwurst di fegato. Non mancano prosciutti arrosto e speck affumicati, formaggi rustici e Obatzner, un latticino speziato. Il tutto servito con ravanelli, rafano fresco, cetriolini, prezzemolo riccio, cipolla.
Ad accompagnare salumi e formaggi i pani tradizionali tra i quali non devono mancare i Bretzel, comuni anche nel nostro Alto Adige, dalla crosta lucida cosparsa di grani di sale grosso. Altra specialità da non perdere è lo Schweinshaxe, lo stinco di maiale marinato e glassato alla birra, cotto sullo spiedo con la sua cotenna che diventa una crosta incredibilmente croccante. E poi i Nürnberger Bratwürstle, piccole salsicce aromatizzate alle erbe, le scodelle di gulasch di manzo con paprica piccante e panna acida, la Wiener Butterschnitzel, cotoletta di vitello cotta nel burro. Ma sotto ai tendoni sono tutti ben accetti e non mancano le proposte vegetariane e vegane: dagli spaetzle al formaggio di montagna piccante alle salsicce di “carne” vegana con sottaceti e cipolla rossa. Per chiudere in dolcezza con frittelle di mele, Topfenknödel (gnocchi di ricotta farciti di prugne) e crostate dal gusto casalingo. Che la festa cominci!