Siamo a Rovaniemi, il villaggio da dove parte Santa Claus carico di doni per tutti i bambini del mondo. Quale posto migliore per godersi una cena (o un pranzo) natalizio? E se non si può andare in loco in questi giorni (per evidenti motivi) perché non servire il pasto natalizio in versione Babbo Natale-friendly ricalcando le abitudini gastronomiche di quella parte del mondo che meglio rappresenta il Natale (visto che Santa Claus ha ormai scalzato Gesù Bambino)? Qui nel grande Nord, nella regione della Lapponia tra le colline di Ounasvaara e Korkalovaara, a onor del vero i pasti natalizi vengono serviti già in periodo autunnale, tanto per entrare nel mood e perché il turismo è ovviamente Christams-oriented per quasi tutto l’anno.
Sua maestà la renna
Sbirciando tra i menù tipici si può scorgere, ovviamente, la renna, che da amica e alleata di Babbo Natale finisce nelle tavole servita a stufato o arrosto. E’ lei la protagonista delle cene e dei pranzi, come da tradizione lappone, che insieme all’alce costituisce il secondo più tipico. Con buona pace di Rudolph e dei suoi colleghi. Renne e alci sono infatti carni molto amate dai lapponi, che le mangiano affumicate, in tartare, arrosto, negli stufati o sotto forma di salsicce, con la stessa valenza del manzo o del maiale nella nostra cucina. Ma non è solo la renna a imbandire le tavole della zona, dove i pasti vengono consumati intorno a un fuoco e in un ambiente caldo e suggestivo.
Antipasti tipici
Iniziando dagli antipasti va detto che i must dei menù natalizi di questi luoghi sono l'insalata di funghi (sienisalaatti), le aringhe marinate (lasimestarin silli) e il salmone crudo (graavilohi), che preparano i palati infreddoliti a una gamma di piatti, tutti (o quasi) rigorosamente carnivori e calorici. Il salmone in particolare è una costante e può essere declinato in molti modi: affumicato, grigliato o servito in tartare, oppure sottoforma di kalakukko, una sorta di impasto di pane, generalmente di segale, a cui viene data la forma allungata di un polpettone che, prima di essere passato al forno, viene farcito con pesce, pezzetti di carne di maiale salata e bacon.
Due parole sulla karjalanpiirakka
Dopo la renna è il momento delle torte tipiche. Una tra tutte è la karjalanpiirakka (letteralmente "crostata careliana"), piatto tradizionale finlandese originario della regione della Carelia riconosciuto come specialità tradizionale e tutelato dall'Unione europea. In passato per l’impasto si utilizzava farina di segale o anche farina di frumento per migliorarne la cottura. La farcitura più comune era orzo e kama, ma nel tempo sono state introdotte anche le patate e il grano saraceno e, più tardi, anche riso e miglio. Fino ad arrivare ai giorni nostri in cui la karjalanpiirakka è fatta abitualmente da una sottile sfoglia di segale con ripieno di riso, sopra la quale viene spalmato del burro impastato con uova sode.
Dolce, anzi dolcissimo
Nella categoria dolci va menzionata la mousse di frutta (luumurahka) e il pudding di riso alla cannella (riisipuuro) e ovviamente il delizioso dessert di bilberry, bacca molto popolare in Lapponia che si trova in torte, creme e marmellate di ogni tipo. E a questo punto è doveroso un bicchierino di Salmiakki Koskenkorva, un misto di vodka, sciroppo di glucosio e liquirizia. Brindando a quel corpulento signore vestito di rosso e con la barba bianca che se ne frega delle diete e noi immaginiamo buono, simpatico e decisamente buongustaio.
Emanuela Di Pasqua,
dicembre 2017