In principio c’erano i negozi con le cassiere, poi sono arrivate le casse automatiche (self check out) e i lettori portatili di codici a barre (self scanning) e ora è la volta dei negozi senza cassa, dove entri, fai la spesa ed esci senza aprire il portafoglio né passare i prodotti in cassa o da uno scanner. Lo scontrino? Arriva direttamente sullo smartphone e viene pagato in automatico, sempre via cellulare. I primi punti vendita di questo tipo (i cosidetti “cashierless”) sono stati aperti alla fine dello scorso anno ma nel corso del 2024 arriveranno in tante altre città perché a puntare su questa formula sono alcune delle principali catene della Gdo presenti in Italia, come Conad, Pam, Esselunga e Coop. Vediamo come funzionano in pratica.
Prima Verona e Parma, poi ancora Milano e Trento: sono sempre di più le città in cui sono comparsi i negozi senza casse. In genere si tratta di supermercati di medie dimensioni, con circa 3mila prodotti (compresi quelli freschi e freschissimi), dove si entra, si scelgono i prodotti già confezionati o da pesare (come frutta e verdura sfusi) e li si mette nelle proprie borse. Mentre si compiono queste azioni, le telecamere, i sensori e i lettori di radiofrequenze collocati nel punto vendita riconoscono il cliente e identificano cosa ha comprato.
Così compongono un carrello virtuale, che viene sottoposto alla verifica del cliente sul suo smartphone prima che esca dal negozio. Il pagamento avviene in automatico, attraverso carta di credito, bancomat e prepagate oppure attraverso l'applicazione collegata alla carta fedeltà dell’insegna distributiva. Un Qr code generato dalla app permette di uscire subito dal negozio e di ricevere lo scontrino virtuale sul proprio cellulare nel giro di pochi minuti.
Niente più coda in cassa, dunque. E neppure necessità di svuotare carrelli o buste della spesa. Ma anche la possibilità di fare la spesa, comodamente e rapidamente, ogni giorno dell’anno, perché i negozi senza personale non hanno (almeno in teoria) né giorni né orari di chiusura. Questo è il triplice vantaggio dei negozi “cashierless”, che permettono di risparmiare tempo ed evitare il fastidio di restare in fila ad aspettare il proprio turno per pagare. Un’attesa poco gradita agli italiani: secondo una ricerca realizzata dall’Università Bocconi per BF Partners, tre italiani su quattro si dichiarano disposti a pazientare fino a sei minuti, ma per metà degli italiani scattati i dieci minuti la situazione si fa insostenibile. Logico, quindi, che l’idea di far spesa senza passare dalla barriera casse piaccia alla gran parte della popolazione.
Il 67,5% di chi va a fare la spesa è favorevole ai negozi senza casse e non vede problemi nel fatto che le videocamere del supermercato registrino i prodotti che acquista e li addebitino in modo automatico sul suo conto virtuale. Dal punto di vista delle catene della Gdo, queste tecnologie potrebbero anche ridurre i furti e aiutare a capire meglio le abitudini alimentari dei clienti, perché documentano non solo cosa si compra ma anche in che ordine i prodotti vengono messi nella borsa della spesa.
Manuela Soressi,
gennaio 2024