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Schiscetta in inverno: come rendere la pausa più sfiziosa

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Da nord a sud, la schiscetta ormai è “di casa”. Ecco come prepararla in inverno

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Nel dialetto milanese è nota come “schiscetta”: è il lunch box che studenti e lavoratori portano in giro con sé per una pausa di gusto economica. Trattasi semplicemente di un contenitore portavivande a chiusura ermetica, in plastica, in metallo, a più scomparti, affermatesi nel linguaggio comune in Lombardia e in buona parte del nord. Nella Capitale, invece, è meglio nota come “fagottaro”, mentre al sud, soprattutto tra Calabria e Sicilia, viene chiamata  “truscia” (fagotto che contiene un pasto frugale). Ma, come spesso accade con l’evoluzione linguistica, il significato letterale ha inglobato quello semantico e così oggi per “schiscetta” si intende il contenuto del portavivande stesso.

La schiscetta: dalle origini a oggi
Il curioso termine “schiscetta” deriva dal dialetto milanese “schiscià”, ovvero schiacciare, proprio perché in origine il cibo veniva schiacciato all’interno del contenitore. Inizialmente infatti, prima che le mense aziendali potessero sfamare gli operai, spettava alle mogli preparare per i mariti la schiscetta, una scatoletta metallica che conteneva gli avanzi della sera prima. Proprio come fa la moglie di Marcovaldo, il protagonista della celebre novella di Italo Calvino (contenuta nella raccolta Marcovaldo, ovvero le stagioni in città) che prepara la “pietanziera” (come la definisce lo scrittore) per il consorte manovale. Ma oggi la schiscetta non identifica più solo la pausa pranzo dell’operaio. Anzi sempre di più impiegati e studenti (per comodità, risparmio e anche salute) preferiscono portarsi il cibo da casa.

La schiscetta in inverno: cosa portare in ufficio
Tuttavia, mentre d’estate si può approfittare della calda stagione per mangiare qualcosa di fresco, come insalate e primi piatti freddi (insalata di riso, couscous di verdure e pollo, pasta fredda etc), d’inverno preparare la schiscetta è più complesso, soprattutto se non si ha la possibilità di riscaldare gli alimenti. Cosa portare allora in ufficio?

4 suggerimenti per la schiscetta invernale
Per una schiscetta tipicamente invernale da gustare senza ricorrere al microonde potete scegliere di combinare degli ingredienti di stagione in modo creativo e sfizioso, così da non rinunciare al gusto ma senza appesantire lo stomaco durante l’orario di lavoro. Ecco qualche suggerimento.

Torte salate
La torta salata è una preparazione “evergreen”: la si può preparare secondo i propri gusti con salumi, formaggi o verdure di stagione. Basta acquistare un rotolo di pasta sfoglia (o la pasta brisée), bucherellarlo e farcirlo come si preferisce. Se scegliete delle verdure, però, prestate attenzione che siano ben asciutte, in modo che non ammorbidiscano troppo la sfoglia. Ricordatevi, inoltre, che la quiche non potrà essere conservata in frigo fino al momento della pausa pranzo, perciò per la farcitura optate per ingredienti a lunga conservazione o cotti. Noi vi proponiamo la nostra torta salata con spinaci, gorgonzola e nocciole e la torta salata di zucca.

Sandwich homemade
Il pane casereccio è molto più genuino e nutriente e può essere farcito in diversi modi. Per una pausa veloce in ufficio, per esempio, potreste mangiare due fette di pane integrale con le noci fatto in casa con salame (o altri salumi) ed un contorno di verdure grigliate. In alternativa, se acquistate il pane in panetteria, sceglietene uno a lievitazione naturale, ai cereali, con semi di sesamo o di papavero, più digeribile. La pausa pranzo sarà ben bilanciata a livello nutrizionale.

Panini fast food
Se siete amanti dei panini fast food e non volete assolutamente rinunciare ad un buon panino con hamburger, preparatelo a casa. Sarà sufficiente scegliere una pagnotta di pane morbido, grigliare l’hamburger di suino (o di pollo), aggiungerci qualche fettina di formaggio e 2-3 pomodorini secchi sott'olio. 

Primi piatti invernali
Largo spazio anche ai primi piatti con ingredienti di stagione che possono essere gustati anche a temperatura ambiente, come la quinoa con broccoli, zenzero e tris di germogli o l’orzotto con mele, rape e noci. Basterà preparare il piatto la sera prima, lasciarlo raffreddare e poi conservarlo nel portavivande.


Marialuisa La Pietra
aggiornato marzo 2023

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