Marzo, le giornate si allungano e si apprezza un tiepido sole che riscalda le prime tavole all'aperto: così su questo numero di Sale&Pepe vi abbiamo preparato un menu ricco (talmente ricco che lo potete spendere anche su due pranzi, quello di sabato e quello di domenica), perfetto per soddisfare i gusti di tutti e stuzzicare il palato con qualche ghiotto dilemma: meglio la zuppa contadina (calda, corroborante, ricca di ortaggi) o i rigatoni con ragù di tre carni (un piatto di pasta ipergoloso che ci ha regalato la copertina)? Un pollo al miele con le mele (quasi un calambur) o una crostata con i funghi marzolini? Una fetta di plumcake o un cucchiaio di un morbidissimo clafoutis? Ma -diciamocelo- in fondo scegliere non è strettamente necessario!
L'arrivo della primavera risveglia anche i buoni propositi. Quest'anno più che mai la tutela all'ambiente e la cura delle risorse merita la nostra attenzione. A partire dal recupero dgli scarti. Basta curiosare nei ricettari di tradizione o nelle cucine degli chef per scoprire che molti ingredienti destinati alla pattumiera meritano una second life di tutto rispetto: gambi, foglie, bucce, pane secco, grasso e tanti altri "scarti" si trasformano sotto le nostre mani in sfiziosi manicaretti costless ed ecofriendly.
E poi è tempo di riscoperte. Per cominciare vale la pena di assaggiare i prodotti preparati con il grano Senatore Cappelli, una spiga alta quasi due metri e piena di virtù: intensa al palato, digeribile, è una varietà pregiata da cui si ricavano formati di pasta per piatti speciali. La pasta è così buona che merita condimenti altrettanto buoni: carbonara di carciofi, ragù di coniglio, pesto di pistacchi e gamberi...
E poi c'è il topinambur, tubero dal gusto insolito (assomiglia un po' al carciofo) che ha alternato momenti di successo a stagioni di oblio e che ora è tornato a suscitare interesse come raffinato interprete di piatti sopraffini.
E ancora, (ri)scopriamo l'antica cultura della Ciociaria terra di pastori, casari, allevatori e maestri di arte bianca e poi varietà poco note di legumi coltivati nei Monti Sibillini: cece, roveja, fagiolo gigante.
Sapete cosa significa deglassare? Trasformare i succhi e gli zuccheri sul fondo dei tegami in salsine irresistibili. Avete poco tempo per un dolce? Provate le nostre ricette "mescola e versa": pochi gesti e via nel forno! Voglia di cioccolato? Ecco budini, mousse, bavaresi e torte.
Non vi basta? Allora leggete la storia dell'umilissimo e indispensabile pelapatate, quella del Canestrato pugliese, dell'olio del Chianti, o scoprite i libri gourmand da non perdere...
Questo e tanto altro nel nuovo numero di Sale&Pepe in edicola