Il vino rosso è sdoganato, si abbina bene anche con i menu estivi. Il Consorzio del Vino Chianti seguito da sommelier e aziende vinicole sfatano il mito
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Ma il vino rosso d'estate non è un'eresia? L'equivoco della "vecchia scuola" sta nella famigerata raccomandazione di servire il vino rosso "a temperatura ambiente". Ma di quale ambiente parliamo?
I tempi cambiano e cambiano anche le regole. Alcuni rossi si possono servire a 16-17 gradi, che poi è la temperatura delle cantine, d'estate col caldo si ha la percezione che il vino sia fresco ma la temperatura di servizio è sempre la stessa. Basta rispettare le proprietà organolettiche del vino e non esagerare con le basse temperature.
La proposta di abbinare vini rossi freschi a menu estivi non viene più considerata un stravaganza da stranieri. Anche sommelier di fama mondiale, come Luca Gardini ad esempio, non rinnegano la tendenza e arrivano a proporre addirittura Baroli giovani serviti a 14 gradi nonché Pinot nero con le ostriche. L'accortezza è quella di scegliere i rossi giusti, poco tannici. E i produttori di rosso, con sapienti vinificazioni, stanno indirizzando etichette classiche verso questo nuovo modo di gustarle.