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Quando Fido è vegetariano

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Se la dieta del padrone è vegetariana, anche nella ciotola di cani e gatti la pappa sempre più spesso è veg. È una fetta di mercato che fa gola ai produttori. Ma agli animali piace? E fa bene?

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Se come nella carica dei 101 ogni cane è un po’ simile al suo padrone, sempre più spesso ad assomigliarsi sono anche le preparazioni che si trovano nel piatto e nella ciotola.

Se il padrone ha deciso di essere vegano o anche solo vegetariano e se alla base della sua scelta ci sono motivazioni etniche, è facile che anche per il suo animale da compagnia preferisca optare per una dieta veg.

Il mercato è naturalmente sensibile ai segnali che arrivano dai consumatori: per questo motivo si stanno moltiplicando i marchi che producono cibi vegetariani per animali domestici (alcuni esempi: Amì,Benevo, Yarrah, Biopur, Dentakadog). Anni fa si trattava di un settore di nicchia che attirava pochi soggetti particolarmente attenti al tema. Ora invece anche i grandi brand si stanno orientando su scelte diverse, ampliando le loro linee a cibi cruelty free.

Stando ai dati di Iri Information Resources (2014) nelle case degli italiani ci sono 60,5 milioni di animali domestici: in pole position ci sono cani, gatti e uccelli, poi a seguire pesci e rettili.

La spesa media delle famiglie per il cibo dei pet è di almeno 30 euro al mese, mentre si aggira intorno ai 100 annuali quella per cure veterinarie e la tenenza è in continuo incremento. Questo dato, abbinato a quello della crescita di chi sceglie regimi alimentari veg, fa brillare gli occhi di chi produce alimenti per animali.

La prima domanda, tuttavia, riguarda il benessere dell’animale. Una dieta veg è adatta a cani e gatti? Ci possono essere ripercussioni sulla salute?

Il cane è onnivoro, quindi per lui è sufficiente che l’alimentazione sia varia e non ci dovrebbero essere problemi, per il gatto invece il discorso è un po’ diverso, perché nella sua dieta ci deve assolutamente essere la taurina.

La taurina è un amminoacido essenziale (per l’uomo, come per il cane e il gatto): è responsabile del corretto funzionamento di cuore, circolazione, muscoli e metabolismo. Si trova in carne, latte e formaggi e nelle uova.

A differenza dell’uomo e del cane, però, il gatto non è in grado di sintetizzarla da solo, quindi è necessario che sia presente nella sua pappa: la sua carenza potrebbe portarlo alla cecità e, in casi estremi, alla morte. Quindi laddove si optasse per pappe veg, bisogna pensare anche a un piano di integrazione alimentale.

Andrebbe poi anche considerato il gradimento a livello sensoriale: come anche per gli uomini, assaporare piatti che piacciono è più gradevole che gustare ricette sane, ma dal sapore infelice (questo vale per tutte le pietanze, veg e non).

In definitiva, però, optare per una dieta piuttosto che un’altra è una decisione che spetta al padrone. L’animale domestico non ha scelta: può solo adeguarsi.

Barbara Roncarolo
26 ottobre 2015

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