"Pranzo di Famiglia. 1950-1980 Una storia italiana" è il titolo della mostra che si inaugura a Roma il 28 novembre e prosegue fino al 18 gennaio. La curiosità è che l'allestimento non è in un museo, ma nei mercati rionali storici della capitale.
Si tratta di un percorso fatto di immagini e fotografie che arrivano direttamente dagli album di famiglia degli italiani. Nell'esposizione ci sono anche le locandine con le pubblicità più popolari degli anni '50, '60, '70 e '80 e le cover delle riviste che tanto piacevano alle massaie di un tempo.
È un grande affresco iconografico, un tour nella nostra storia e nelle nostre radici, perché ciascuno di noi sfogliando gli album di famiglia custoditi gelosamente dalla nonna, può ritrovare foto simili a quelle esposte nei mercati rionali Unità (via Cola di Rienzo), Vittoria (via Sabotino), Pinciano (via Antonelli) e Savoia (piazza Gimma).
Il filo conduttore degli scatti e delle riproduzioni di spot, fumetti e rotocalchi è il rito conviviale del pranzo, declinato come banchetto di cerimonie famigliari, festa di paese, pic nic nei prati o sulle piste da sci, ma anche come occasione conviviale della domenica, quando la mamma può esprimere abilità e creatività culinaria, mentre papà e figli guardano la partita, ben sapendo che dopo ci saranno per loro succulente pietanze.
In ciascuno dei 4 mercati ci si concentra su un tema in particolare: gli anni cinquanta sono protagonisti al mercato Prati, gli anni sessanta al mercato Pinciano, gli anni settanta al mercato Vittoria e l’immaginario della pubblicità al mercato Savoia.
La mostra è stata ideata e curata da Marco Panella e prodotta da Artix e fa parte di un ampio Progetto di Valorizzazione dei Mercati Rionali Storici di Roma, promosso da U.P.V.A.D. e Co.Ri.De in collaborazione con Roma Capitale, Centro Agroalimentare Romano e Arsial-Regione Lazio.
«L'idea - spiega Franco Gioacchini, presidente dell’U.P.V.A.D. e del Co.Ri.De - è far diventare i mercati storici una risorsa per la città, luoghi di divulgazione culturale. Molti mercati rionali operano con continuità da oltre sessanta anni, sono storici e alcuni sono anche esempi di pregio architettonico. Portarvi attività culturali è una scelta coraggiosa, che offre una grande opportunità per la riqualificazione di queste aree, ma anche una vera innovazione nel rapporto con il pubblico».
La rivalutazione dei mercati e la loro trasformazione in luoghi di aggregazione, dove non si fanno solo acquisti, ma ci si ferma per mangiare bocconcini gourmet, chiacchierare e, perché no, leggere un buon libro o ammirare quadri e fotografie, è una tendenza che, come dimostrano le recenti inaugurazioni del mercato di San Lorenzo a Firenze e del Quadrilatero a Bologna sta prendendo piede in Italia. E non solo, anche in città europee come Rotterdam, Varsavia e Copenhagen, con la scusa dello street food che fa tendenza, si scopre un nuovo e piacevole modo di fare la spesa e intrattenersi con gli amici.
Barbara Roncarolo
26 novembre 2014