La Piadina Romagnola, o Piada Romagnola (il nome cambia a seconda della zona in cui ci trova), è una delle ricette tipiche della Romagna. Si tratta di una preparazione a base di farina di grano, strutto o olio di oliva, bicarbonato o lievito, sale e acqua, che si combinano in modo da ottenere una sfoglia sottile, da farcire con gli ingredienti più svariati.
La storia
Pare che le origini della piadina risalgano agli antichi Etruschi, che usavano un sostituto del pane di forma rotonda durante i pasti. L’utilizzo di sostitutivi del pane a base di cereali era tipico anche dei Romani ed è proseguito poi nel Medioevo, periodo in cui le famiglie della Romagna rimpiazzavano il pane con la piadina fatta con cereali poveri per evitare di pagare le tasse sul grano.
Dal punto di vista letterario è diventata famosa la frase pronunciata dal poeta Pascoli in merito alla piadina, che la definisce «Il pane, anzi il cibo nazionale dei Romagnoli». Il poeta ha anche scritto una poesia intitolata La Piada, descrivendo la piadina «liscia come un foglio, e grande come la luna».
Le tipologie e farciture
Oltre alla differenza di spessore, la piadina può essere distinta sulla base della farcitura. Quella più classica è a base di prosciutto crudo, squacquerone e rucola, un abbinamento sempre vincente. Tuttavia, esiste una serie infinita di possibilità tra cui scegliere: c’è chi opta per il pesce, come tonno o salmone, chi preferisce la carne e chi desidera una piadina vegetariana, come quella con zucchine e formaggio spalmabile. Ma non finisce qui, perché un’ulteriore distinzione riguarda il dolce e il salato: esiste, infatti, la piadina dolce, farcita con creme spalmabili, confetture o altri ingredienti deliziosi. Un esempio classico è sicuramente la piadina con la Nutella, famosa ormai in tutta Italia.