Come ogni anno gli esperti dell’Enviromental Working Group, organizzazione no profit americana, hanno stilato la classifica dei prodotti dell’orto più contaminati dai pesticidi. L’analisi si è concentrata su 32mila campioni acquistati nei negozi e nei supermercati e i test sono stati effettuati dal Dipartimento dell'Agricoltura americano e dalla Food and Drug Administration dopo aver lavato o sbucciato la frutta e la verdura.
Mele sotto accusa
La mela è in cima alla classifica dei “Dirty Dozen”, i 12 alimenti vegetali con i più alti livelli di composti chimici tossici. I test hanno rivelato che il 98% delle varietà di mele vendute negli States contiene livelli significativi di composti chimici tossici, e che questo frutto in particolare, ha visto aumentare nell’ultimo anno la quantità dei pesticidi. La lattuga, la grande assente negli anni passati, è entrata a peino titolo nella classifica, mentre le ciliegie sono state eliminate. Il secondo e il terzo posto sono occupati da sedano e fragole. Seguono:
pesche, spinaci, pesche noci, uva, peperoni dolci, patate, mirtilli, lattuga, cavoli verdi
Il gruppo ambientalista ha stilato anche un elenco che segnala, al contrario, i 15 prodotti della terra meno avvelenati. Non a caso sono presenti molte varietà a buccia spessa, capace di proteggere la polpa dalle sostanze nocive:
Avocado
Cipolle
Ananas
Mango
Kiwi
Angurie
Patate dolci americane
Pompelmi
Piselli odorosi
Meloni
Mais
Melanzane
Papaya
Verze
Funghi
La questione legata all’uso, o meglio all’abuso di pesticidi, per aumentare la rendita dei terreni e della produzione ha effetti devastanti non solo sul consumatore finale ma anche sugli agricoltori che li utilizzano. Come difendersi? Secondo l’EWG è meglio acquistare prodotti biologici e lavare o sbucciare sempre la frutta e la verdura prima di consumarla.
La classifica dellEWG fa parte della "Guida 2015 ai pesticidi negli alimenti" ed consultabile on line cliccando qui
Silvia Tatozzi
13 aprile 2016
Photo Credit: Flickr/Scenari