Manca pochissimo a Natale, si avvicinano i giorni di festa che molti di noi passeranno in famiglia o con gli amici al caldo delle mura domestiche. Tra le tradizioni natalizie che resistono a ogni moda i biscotti delle feste occupano senz’altro un posto d’onore. Anche i più restii nei giorni di vacanza accendono il forno, si rimboccano le maniche e, armati di mattarello e innumerevoli formine, sfornano teglie e teglie di biscotti. Abbiamo quindi pensato di raccogliere alcune tra le più famose ricette di biscotti natalizi e di partire insieme a voi per un dolcissimo giro del mondo! A farla da padrone sono senza dubbio i biscotti dei paesi del Nord Europa in cui le tradizioni legate al Natale sono molto antiche e consolidate. Tra questi, sono molto famosi i tedeschi lebkuchen. Originari della regione di Norimberga dove furono preparati per la prima volta dai monaci, pare che tra i più famosi estimatori di questi biscotti al miele ci fosse persino l’imperatore del Sacro Romano Impero Federico III che, in occasione di un’assemblea di tutti gli Stati dell’Impero, ne fece preparare oltre 400 tutti decorati con la sua effigie. Gli ingredienti principali dei lebkuchen sono miele, spezie, mandorle e farina, nonché la glassa di zucchero che serve per decorarli. Dal 1996, inoltre, i Nümberger Lebkuchen sono tutelati dalla denominazione d’origine controllata.
Dai Paesi Scandinavi arrivano altri famosissimi biscotti, tutti caratterizzati dalla presenza importante delle spezie. A differenziarli tra di loro, infatti, è spesso solo la varietà di spezie usate e la percentuale in cui sono presenti nella ricetta originaria. Chi non ha mai assaggiato gli svedesi pepparkakor? Sono tradizionali biscotti sottili e croccanti, profumatissimi grazie alla cannella che è la spezia principale. Dalla Svezia ci spostiamo in Danimarca per gustare i brunkager (letteralmente “biscotti marroni”) che altro non sono che un’ulteriore versione dei pepparkakor, ricchi di cannella, zenzero e con un leggero profumo di chiodi di garofano. A ornare molti alberi di Natale nelle case delle famiglie danesi ci sono da tantissimi anni i pebernødder: di questi piccoli biscotti si ha traccia già nel Quattrocento e letteralmente il loro nome significa “noci al pepe” ma anche in questo caso tra gli ingredienti presenti si trovano, oltre al pepe, cannella e zenzero. Il nome rimanda alle noci sia per la forma tondeggiante dei biscotti, sia per la consistenza meno friabile rispetto ad altri tipi di biscotti.
Può sorridere, indossare un allegro papillon rosso, essere ornato con sciarpe e bottoni colorati: stiamo parlando del gingerbread man, il famoso omino di pan di zenzero, la cui origine è legata a molteplici tradizioni popolari. È famosa la storia secondo cui l’omino viene impastato da una coppia di anziani e, dopo esser stato cotto, scappa da tutti per finire poi – ahimè – preda di una volpe che non esita a mangiarlo. È per festeggiare San Nicola il 6 dicembre che in Belgio si preparano gli speculoos, biscotti alla cannella di forma rettangolare che solitamente vengono decorati usando degli stampi che ne incidono la superficie con disegni tradizionali. Oggi è possibile trovare gli speculoos durante tutto l’anno, perfino in una golosa versione in crema spalmabile, da assaggiare armati di cucchiaino! Una pasta frolla leggera, senza uova, è la base dei kourabiedes o kourabiethes, biscottini preparati in Grecia durante il periodo natalizio caratterizzati dal sapore delle mandorle presenti nell’impasto. Possono essere a forma di mezzaluna o rotondi e prima di mangiarli vengono spolverati con tantissimo zucchero a velo.
In Alsazia, invece, i bredele sono biscotti che tradizionalmente si preparano in casa e spesso vengono donati durante le feste. Ogni famiglia ha la sua, o le sue, ricetta ed è per questo motivo che i bredele possono avere diverse fogge: se ne trovano al burro profumati dalla scorza di agrumi, alle mandorle o al pain d’épices quindi più simili ai biscotti nordeuropei per la presenza di zenzero e cannella. Non si tratta di classici biscotti, ma sicuramente le mince pie sono il simbolo del Natale anglosassone. Queste piccole tortine di frolla hanno un ricco ripieno che, per combinare perfettamente tutti i sapori della frutta candita e delle spezie, andrebbe preparato con largo anticipo e utilizzato poi nei giorni di festa. Originariamente le mince pie, che oggi hanno comunemente una forma tonda, venivano cotte in stampini allungati per richiamare la forma della mangiatoia. Dobbiamo volare fino in Sud Africa per concludere il nostro viaggio con i soetkoekies, biscotti natalizi a base di spezie e vino rosso, che non celano nel sapore (e nella lista degli ingredienti) l’influenza mitteleuropea.
Claudia Minnella
aggiornato dicembre 2022