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L'Unione Europea dà l'ok ai “novel food”

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Il cibo del futuro: insetti, alghe, cibi costruiti in laboratorio prenderanno il posto del prosciutto crudo, della costata e dei nostri buonissimi formaggi paragonati oggi a pericolosi stupefacenti? Secondo Strasburgo sì. Finirà che saremo costretti a convertirci al respirianesimo

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Lo scorso 28 ottobre il Parlamento europeo ha dato via libera ai cosiddetti “novel food”, i cibi del futuro che presto faranno la loro comparsa sulle nostre tavole.
Ma vediamo cosa sono questi nuovi cibi che l'Europa vuole propinarci. Sotto l'etichetta di novel food (qui il catalogo dei nuovi prodotti alimentari) si trovano tutti gli alimenti consumati da oltre 25 anni in maniera significativa fuori dall'Europa e quindi giudicati garantiti e non nocivi alla salute.

L'elenco però comprende, oltre agli insetti che fanno parte di un'abitudine alimentare diffusa in molti Paesi nel mondo, anche bistecche sintetiche o derivate da animali clonati, prodotti realizzati con nuove tecnologie, cibi con la struttura molecolare modificata artificialmente, sostanze ricavate da funghi, alghe o batteri, coloranti sintetizzati in laboratorio.

I Verdi europei hanno avanzato le richieste di etichettare gli alimenti provenienti da animali clonati e la moratoria sull'utilizzo delle nanoparticelle - additivi artificiali di misura microscopica per fluidificare, ad esempio, le salse, rendere la cioccolata più croccante o prolungare la conservazione dei piatti pronti - che però sono state respinte dal Parlamento.

Ma ora sta all'Efsa - Autorità europea per la sicurezza alimentare - verificare e certificare che i nuovi cibi non comportino rischi per la salute prima della loro commercializzazione sui mercati europei. Secondo l'Europarlamento e la legge approvata ieri - manca però la conferma formale da parte del Consiglio Ue - gli insetti sono un'importante fonte di nutrienti, in particolare di proteine di qualità, e una risorsa imprescindibile per la salvaguardia dell'ambiente: grazie a loro infatti è prevista una significativa diminuzione delle emissioni di gas serra prodotte dagli allevamenti intensivi di bestiame.

L'Efsa, però, prima di dare parere favorevole, deve vagliare la sicurezza dal punto di vista igienico-sanitario e verificare la qualità dei mangimi utilizzati per allevare mosche, vermi, grilli e bachi da seta. Nonostante ciò alcuni Paesi europei come Inghilterra, Olanda e Belgio, senza attendere il nuovo regolamento Ue, hanno messo in commercio buste di vermi, grilli e cavallette liofilizzati, hamburger di insetti, pasta spalmabile di vermi.
Nel sud-ovest del Galles aprirà proprio la prossima settimana il primo ristorante con ricette a base di insetti: Grub Kitchen avrà in menu kebab di grilli, hamburger di scarafaggi o grilli, vermi e cavallette tostati e amalgamati con spinaci, pomodoro e spezie. E come dessert le crêpe con crema di verme.

In Italia, si sa, questi piatti non sono tanto graditi.
È quanto emerge anche da un'analisi della Coldiretti divulgata proprio in occasione della legge sul fantastico mondo dei novel food: sono appena l'8 per cento gli italiani disposti ad assaggiare gli insetti, mentre il 7 per cento potrebbe farsi tentare dai ragni e il 19 per cento non esiterebbe a mangiare la carne di coccodrillo.

Insomma, si prevede grande confusione sulle nostre tavole. Dove finiranno i prelibati piatti tipici della tradizione gastronomica italiana?

Infatti, dopo le carni rosse e quelle lavorate classificate come cancerogene dallo Iarc, agenzia dell'Organizzazione mondiale della sanità, adesso è il turno di caffè, , mate e altre bevande che, se bevute bollenti, possono essere rischiose per il cancro della faringe. L'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha messo in agenda altre revisioni scientifiche in ambito alimentare e a maggio 2016 si discuterà se inserirle fra le possibili sostanze cancerogene.

Ed è notizia di oggi che il formaggio, secondo uno studio dell'University of Michigan, ha le stesse proprietà di uno stupefacente: agisce come una droga e dà assuefazione. La colpa sembra essere della caseina che, durante la digestione, viene scissa rilasciando una serie di oppiacei, le casomorfine. Forse è per questo che non si riesce a fare a meno di questa vera prelibatezza.

Ma chi proprio non riesce a mandare giù insetti, alghe o carne clonata?

Una soluzione ci sarebbe: può sempre diventare seguage del respirianesimo, pratica proveniente dall'India che consiste nell'abituare il proprio corpo a vivere senza cibo, nutrendosi solo dell'energia assorbita dall'aria mentre si respira.

Bye bye salamelle, prosciutti crudi, mortadella, mozzarelle, cacio, parmigiano e altre prelibatezze. Oppure no?

Monica Pilotto
29 ottobre 2015

qualche ricetta con le alghe

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