Il prossimo 23 ottobre a Londra aprirà un museo strano e davvero speciale: il "British Museum of Food", che prende il nome da una delle istituzioni museali britanniche, il British Museum appunto, ma che di classico ha ben poco. Ideato da una coppia eccentrica ed eclettica, il duo Bompas & Parr, promette di stupire i suoi visitatori con un viaggio speciale dentro al cibo in sei saloni diversi. Un piccolo assaggio di quel che sarà probabilmente già tra un anno una nuova istituzione museale dedicata al food sempre a Londra.
Per ora, Bompas & Parr iniziano con una piccola esposizione all'interno dei Borough Market, nella zona del London Bridge, il più importante mercato gastronomico di Londra, definito un vero paradiso della gastronomia locale e internazionale, vecchio ormai di mille anni. Qui apriranno a fine ottobre le loro sei gallerie: dalle prime indiscrezioni si sa che vi sarà una sorta di viaggio nello stomaco umano, per comprendere scientificamente cosa accade quando una porzione del nostro cibo preferito viene a contatto con le papille, poi viene masticata, digerita e assimilata dal corpo. In una zona separata invece, vi sarà un tuffo nel mondo del cioccolato che coinvolgerà tutti i sensi, un po' in stile Willy Wonka e la sua fabbrica di cioccolato. In una terza area le farfalle (vere) porteranno il visitatore a conoscere i segreti dell'impollinazione così importante per diverse produzioni alimentari in natura. E ancora, vi sarà una sezione storica dedicata ai migliori menu dell'epoca vittoriana, tema su cui i curatori del nuovo museo hanno studiato molto negli anni.
Loro – i creatori del Food Museum appunto - sono la coppia nota come "Bompas & Parr" (clicca qui), ovvero Sam Bompas e Harry Parr, due designer, architetti, artisti eclettici profondamente innamorati della loro Gran Bretagna e del cibo in tutte le sue accezioni. A inizio settembre si parlò molto del loro pasto da 200 portate in 24 ore, una avventura da Guinness dei primati, e ancora furono loro a ricostruire la cattedrale londinese di St Paul in caramelle gommose, a creare i fuochi artificiali edibili, e sempre ai Borough Market furono loro a sviluppare una installazione in cui entrare e respirare l'alcol (invece che berlo). Un'esperienza, sostengono gli scienziati, che renderebbe la gradazione alcolica percepita 1,5 volte più forte rispetto a quando il cocktail si gusta bevendolo dal bicchiere.
Eva Perasso
28 settembre 2015