Nei fast food aumenta il tempo di attesa di un menu, dal momento dell'ordine alla consegna del prodotto richiesto. Lo rivela un'inchiesta apparsa sul magazine americano QSR che non prende in esame l'attesa in coda ma solo il reale tempo di ordine, preparazione e consegna.
Parliamo di 181 secondi o poco più di 3 minuti per i ristoranti Taco-Bell Wendy e McDonald mentre Burger King è di poco più lento.
Per quanto riguarda il drive-thrus, l'acquisto in auto, per esempio il McDrive, il prodotto più rapido è la merenda con 173 secondi (gli alimenti da preparare sono di meno rispetto ad un pranzo o cena), seguita dalla colazione con il tempo di circa 3 minuti. Ultima si posiziona la cena, la più lenta con i suoi 226 secondi.
McDonald ha cercato di porre rimedio introducendo le doppie corsie.
La classifica degli alimenti più rapidi da cucinare vede in prima posizione l'hamburger con poco più di 3 minuti. In seconda posizione il pollo con 3 minuti e qualche secondo per chiudere con il sandwich con 5 minuti.
In Italia la politica di Mcdonald è che i panini, una volta preparati e incartati, vengono posti su un espositore e serviti entro 10 minuti. Allo scadere di questo tempo, non sono più venduti. Procedura simile per le patatine che vengono conservate per 7 minuti. Pollo o pesce vengono preparati solo su ordinazione.
Come avviene la preparazione di un hamburger?
Parte tutto dalle griglie; ogni tipologia di carne ha la propria griglia. Il tempo medio di preparazione di un panino è di un minuto, che dipende dalla durata della cottura dei diversi tipi di carne: un Big Mac, per esempio, necessita di circa 45 secondi; un Royal Deluxe, che prevede un hamburger più alto e spesso, un paio di minuti.
Ma qual'è il motivo di questo rallentamento?
E' l'inizio del declino della ricerca ossessiva di risparmio e ottimizzazione di tempo?
Intanto ci godiamo un buon hamburger sperando che questo mancato risparmio di secondi ci dia la possibilità di gustare un cibo più curato e di qualità.
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Diego Stadiotti
7 ottobre 2014