Come spesso accade le nuove tendenze arrivano da oltre oceano.
A volte nascono e muoiono nel giro di poco tempo, altre volte riscuotono un successo destinato a cambiare le vecchie abitudini.
È questo il caso della consegna a domicilio di singoli piatti o addirittura menu completi, preparati dai migliori ristoranti della città.
Negli Stati Uniti questo business è efficiente e molto redditizio già da tempo.
Qui spopolano i giganti del retail come Amazon, attivo in oltre 20 grandi aree metropolitane con le consegne a domicilio gratuite di piatti preparati dai più rinomati ristoranti. O Seamless, una delle più grandi compagnie di consegna di cibo in grado di offrire menu completi, piatti speciali e sconti esclusivi in qualsiasi momento e in ogni dove negli States. Senza dimenticare Uber con UberEats, per adesso attivo a Los Angeles, Austin, Barcelona, Chicago, New York, Toronto e San Francisco, ma in espansione in altre quindici città e alla continua ricerca di personale.
E infine GrubHub che opera in oltre 700 agglomerati urbani, con la consegna di 170mila pasti al giorno per un giro d'affari nel 2013 (ultimi dati disponibili) superiore al miliardo di dollari.
Visti i dati è inconfutabile che il settore sia in continua crescita, tanto da attirare le attenzioni del colosso californiano Google pronto a sfidare i principali competitors con Google Expresse.
In Italia tutto ha avuto inizio con le pizzerie che, grazie alla loro intraprendenza, sono diventate le fornitrici ufficiali di pizze a domicilio per pranzi o cene veloci ed economiche.
Poi sono nate startup come Bacchetteforchette (clicca qui) che opera su Milano e Rimini e JustEat (clicca qui) attivo già in sei città con la consegna di pizze, hamburger, kebab, piatti della cucina messicana e cinese.
Oggi la novità è che, negli ultimi mesi, sono approdati in Italia, da Londra, Deliveroo (clicca qui) e da Monaco, Foodora (clicca qui) in grado di consegnare pasti gourmet, in pochissimo tempo, direttamente sulla porta di casa.
Deliveroo arriva da un'esperienza consolidata a Londra, dove è il n. 1 nel servizio di food delivery. Attivo in otto Paesi (Inghilterra, Francia, Germania, Olanda, Spagna, Belgio e Irlanda), approda ora in Italia e più precisamente a Milano dove, solo nell'arco di un mese, è stato capace di associare oltre 100 tra i migliori ristoranti della città, tradizionali, etnici e specializzati.
Il servizio è facile e veloce: si seleziona il ristorante preferito sulla piattaforma integrata on-demand via web o tramite app (disponibile per iOS e a breve anche per Android), si consulta il menu, i tempi di consegna e si procede con l'ordine.
Il pagamento avviene tramite carta di credito, il costo del servizio è di 2,50 euro a consegna, le pietanze arrivano ancora fumanti perché il tempo medio è di 32 minuti durante i quali è possibile monitorare lo stato di consegna seguendo il tragitto del driver da pc, tablet o smartphone. Il servizio ha orario continuato dalle 12 alle 23, tenendo sempre conto dell'orario di apertura dei ristoranti ed è possibile prenotare anche per il giorno seguente.
Inoltre Deliveroo è un'opportunità di lavoro per quei giovani che hanno una bici o una moto e un po' di tempo da impiegare. Ogni driver lavora esclusivamente in una determinata zona di competenza così da garantire la consegna nei tempi indicati. In caso di ritardo, anche di solo un paio di minuti, il cliente viene avvisato e nel caso vengano superati 10 minuti di ritardo, viene avviato un procedimento di rimborso.
Foodora, invece, è una startup del gruppo tedesco Rocket Internet ed effettua la consegna a domicilio per i ristoranti di Milano e Torino. In poche settimane sta spopolando grazie alla qualità dei cibi recapitati e alla rapidità della consegna: basta un click e in pochi minuti, sulla piattaforma online wwww.foodora.it, si prenotano piatti singoli o pasti completi. Si possono utilizzare anche le app disponibili sia per Android sia per Apple, il pagamento avviene tramite carta di credito o PayPall e la consegna è assicurata nel giro di 30 minuti.
A oggi contano oltre 200 ristoranti tra Milano ej Torino e molti altri si stanno aggiungendo. Siccome i ristoranti non sono attrezzati per l'asporto di cibo, Foodora dispone di un packaging accurato e di box e zaini capaci di mantenere invariata la temperatura dei piatti.
A favore della sostenibilità ambientale, la flotta di fattorini viaggia solo in bicicletta e la consegna di piatti diversi, a un unico indirizzo, costa 2,90 euro.
“Da settembre a oggi i ristoranti che hanno scelto Foodora sono aumentati del 20% a settimana e sono in continua crescita, così come le ordinazioni”, spiega Matteo Lentini, co-managing director di Foodora Italia e aggiunge “Il settore dell'home delivery food in Italia è pronto e risponde bene allo stimolo di una startup innovativa come Foodora. I ristoratori sono i primi ad aver capito che, grazie alla tecnologia, possono ampliare il proprio raggio d'azione”.
Per tutti, per avere la certezza che i tempi di consegna siano rispettati, si consiglia di prenotare in uno dei ristoranti della propria zona.
Il trend quindi è in continua crescita e c'è da credere che in pochissimo tempo il servizio di food delivery conquisti anche le altre città italiane. D'altra parte come resistere al piatto del tuo chef preferito senza mettere il naso fuori di casa, soprattutto adesso che arriva l'inverno?
Monica Pilotto
19 novembre 2015