Probabilmente non sapeva neppure friggere un uovo, ma questo non ha impedito alla Principessa Diana di ispirare un libro di cucina.
"The Royal Touch", appena pubblicato negli Stati Uniti, contiene tutte le ricette preferite dalla lady più famosa e amata del mondo, nonché dal principe Carlo e dai principini William ed Harry quando erano bambini.
Autrice del volume è la cuoca oggi 49enne che per oltre un decennio (dal 1989 al 2000) si è occupata dei pasti destinati ai "giovani" della famiglia reale inglese e ai loro vippissimi ospiti.
È la chef Carolyn Robb che, per comporre l'opera letteraria, ha assemblando ingredienti e preparazioni cari ai suoi illustri datori di lavoro inframmezzandoli con aneddoti legati alle loro abitudini alimentari o, al contrario, a ciò che proprio detestavano.
Di quest'ultima lista fa parte l'aglio, un ingrediente proibito da Lady Di che non voleva correre il rischio dell'alito cattivo durante i tanti appuntamenti ufficiali con personalità politiche o giornalisti, mentre tra i cibi preferiti figurano il soufflé e le carni ovine. Da parte sua Carlo odiava mangiare ingredienti che non fossero di stagione e avrebbe rimandato in cucina una fragola proposta a dicembre. In compenso il principe era capace di mostrarsi pieno di gratitudine per un salmone scozzese, un piatto di selvaggina cacciata nelle sue tenute o un contorno preparato con asparagi e carote raccolti nella residenza reale di Highgrove. "E per questo motivo andavamo molto d'accordo", precisa Carolyn.
La cucina della Robb appare piena di buon senso: niente diete fatte di privazioni o eliminazioni di particolari ingredienti, ma tanti prodotti freschi, di alta qualità, cucinati nel modo più semplice e digeribile e traendo il più possibile ispirazione dalla cucina inglese classica.
A Diana, in realtà, il cibo non pare interessasse molto, men che meno quello "aristocratico". Non c'erano caviale e aragosta che la attirassero, insomma, o che fosse disposta a scambiare con la dieta sana ed equilibrata che tanto amava seguire e promuovere tra i figli.
"Per un lungo periodo", ricorda la sua cuoca, "non mangiò altro che una porzione di proteine accompagnata da verdure fresche in insalata". Mentre in un altro punto la Robb scrive: "quando la principessa del Galles entrava in cucina era più per fare una chiacchierata che per chiedere informazioni sul menu del giorno".
Pur non spacciandosi come un'amica o una confidente di famiglia, Carolyn Robb, che porta lo stesso taglio di capelli di Diana, è stata in grado di pubblicare numerosi biglietti di complimenti e cartoline di auguri ricevuti da Diana e da Carlo ai tempi della loro conoscenza.
Anche i ricordi legati ai principini fanno da "contorno" ad alcune portate, prime fra tutte la crostata di melassa amata da Harry mentre William viene descritto come un bambino molto responsabile che non mancava mai di ringraziarla e farla ringraziare dal fratello. Qualche parola è spesa pure sulla triste estate 1997, quando la Robb si trovò a servire la cena ai ragazzi appena tornati dal funerale della mamma. "Avrei voluto abbracciarli", scrive, "ma mi limitai a preparare da mangiare".
Un temperamento impeccabile, che fa della Robb una vera principessa dei fornelli. A riprova di ciò anche il fatto che l'unico vero pettegolezzo di tutto il libro riguarda Barbra Streisand e il giorno che fu ospite di Carlo e Diana: "mi sorprese davvero la sua richiesta di una frittata senza tuorlo".
Ovviamente si trattava di una moda americana del momento.
Daniela Falsitta,
13 maggio 2015