Visitare i caffè storici di Milano è una passeggiata a ritroso nel tempo, attraverso la storia e le atmosfere di alcuni locali storici. Nel loro periodo d’oro, nel Settecento, i caffè sono stati il ritrovo di artisti e intellettuali della borghesia emergente in opposizione ai salotti aristocratici e ovviamente alle osterie popolari. E sono stati i locali dove ha cominciato a diffondersi la filosofia illuminista. Molti sono i locali che ancora oggi conservano quell’antichità, quella tradizione e quella “milanesità” di una volta. Nel 1800 i caffè e le pasticcerie furono anche luoghi di discussione di politica, di affari e di “cospirazioni” carbonare.
Il locale nasce nel 1953 come pasticceria. Le Tre Marie in viale Piave, si trova a pochi passi da Porta Venezia. Nel corso degli anni è rimasta un punto di riferimento per gustare prodotti di pasticceria. Ma è luogo di ritrovo anche per colazioni, pause pranzo, brunch, merende e aperitivi. Il Grand Cafè & Tre Marie è un locale insignito della targa di 'locale storico' della regione Lombardia.
È situato da metà ‘800 nel salotto di Milano, la Galleria Vittorio Emanuele. Incarna l’emblema della qualità e della ricercatezza in campo gastronomico. Veniva definito dal Corriere delle Dame, nel 1887: "Elegante e stipato a tutte le ore". Da Biffi si entrava anche per toccare con mano le innovazioni tecnologiche, come l’elettricità. Oppure si incontravano una volta artisti e giorno anche calciatori e giornalisti.
Nato con il nome di Birreria Stocker, fu ribattezzato nel 1881 in Savini. È stato luogo frequentato da clienti come Marinetti, Verdi, D’Annunzio, De Chirico, Hemingway, Chaplin. Punto di ritrovo della Milano bene, ha attratto nel suo dehors anche volti noti dello spettacolo tra cui Totò, inventore, probabilmente proprio qui, del motto: "Per prendere un caffè e tradire la moglie c'è sempre tempo". Immerso nella luce e nel lusso della Galleria, Savini offre per una pausa, un buon pasto o un aperitivo chic sono meritevoli per rivivere i tempi d’oro di una Milano scintillante.
È stato il primo caffè di Milano ad entrare nell'associazione Locali Storici Italiani. Capolavoro della Milano Liberty, ha ospitato i re Umberto I ed Edoardo VII d’Inghilterra che bevevano al banco il bitter. Fu frequentato anche dai Futuristi che qui hanno scritto pezzi del loro Manifesto. Presenta interni caratteristici con i lampadari di Mazzucotelli, i mosaici liberty di Angelo D’Andrea e il bancone dall'ebanista di palazzo Castiglioni. Lo stile liberty rappresentato dalle cascate di fiori e di uccelli variopinti fa rivivere un’epoca piena di fascino, nell’angolo più milanese della città. I decori ornano le due sale al primo piano, che già nei primi del ‘900 erano adibite a ristorante.
La Pasticceria Marchesi, aperta nel 1824, ha conservato intatta l'atmosfera degli inizi. La sede storica è in via S. Maria alla Porta, a cui si affiancano le sedi in via Monte Napoleone e nella Galleria Vittorio Emanuele II. Nei primi anni del ‘900 alla pasticceria di alta qualità si aggiunse la caffetteria. Iniziò a servire così caffè, bevande e cocktail all’ora dell’aperitivo accompagnati ai dolci appena sfornati, torte, biscotti e dolciumi.
Cova risale al 1817, ed è stata centro di molti ritrovi. Dai patrioti ai politici e agli artisti. È citata da Ernest Hemingway nei suoi racconti. È rinomata per il panettone amato da Verdi e per il caffè, che seleziona dalle piantagioni americane. Le sue sale hanno ospitato eventi, riunioni e circoli per circa due secoli e offrono ancora oggi la possibilità di gustare spumante Covino e limoncello di produzione propria Oltre a Milano ha numerosi locali all’estero tra cui Principato di Monaco, Parigi, Atene, Riad, Doha, Shanghai e Hong Kong.
Il locale apre le sue porte nel primo ‘900. Nel 1909 Fermo Taveggia trasformò il forno di famiglia in un bar pasticceria. È un luogo tranquillo e appartato in cui trovare l’atmosfera di un tempo quando a frequentarlo erano uomini di cultura, politici, letterati e cospiratori. Una tazza di caffè e un dolcetto per fare un salto indietro nel tempo, tra gli arredi anni Trenta, gli scintillanti lampadari , i lucidi marmi, le ricercate boiserie e il bancone in legno pregiato.
Tra i caffè storici di Milano, il Bar Magenta è da oltre oltre un secolo luogo di incontri per i milanesi. Ha aperto i battenti nel 1907. Si presenta come un tradizionale bistrot con arredamento Liberty, pareti rivestite da pannelli in legno, insegna déco, tavoli rustici e un grande bancone.
Attraversata Piazza della Scala e oltrepassata Casa Manzoni si arriva in Corso Matteotti dove si trova il Caffè Sant’Ambroeus. Il locale conserva al suo interno lampadari anni ’30, mentre gli arredamenti sono moderni. Un classico del locale sono gli ambrogiotti, finissimo cioccolato ripieno di zabaione, e la versione della barbagia, bevanda a base di panna, caffè e cacao amaro, con l’aggiunta di zucchero e latte intero.
Situato vicino alla Pinacoteca di Brera si trova il bar Jamaica. Un tempo frequentato da artisti e letterati come Ungaretti, Bianciardi, Piero Manzoni e Fontana, oggi oltre a essere considerato il caffè degli artisti, è un punto di riferimento eclettico per universitari, operai e manager offrendo un autentico aperitivo milanese anche in orari lontani dall’happy hour. Per i cinefili, vale la pena di ricordare che il nome di questo bar è ispirato al celebre film di Hitchcock Jamaica Inn.
ottobre 2024
di Camilla Rocca