Un viaggio ragionato a tredici mesi dall’apertura dell’evento che si terrà dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 e per il quale è ormai cominciato il conto alla rovescia
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Si intitola “Un mondo di cibo” l’album che oggi La Repubblica dedica ai temi di Expo 2015. Un viaggio ragionato a tredici mesi dall’apertura dell’evento che si terrà dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 e per il quale è ormai cominciato il conto alla rovescia.
L’inserto si apre con l’editoriale in cui Carlo Petrini mostra come sostenibilità, gusto e rispetto dell’uomo passano anche per quello che mettiamo in tavola: da qui la necessità che il nostro cibo sia sempre meno artefatto e più rispettoso degli ecosistemi.
Tra gli altri articoli, è particolarmente interessante quello in cui Carlo Ratti (curatore del Future Food District e direttore del Mit Senseable City Lab) racconta come “Fare la spesa e cucinare con tecnologia”; Ratti illustra come internet, tablet e smartphone aiuteranno coltivatori, produttori e consumatori nei loro rispettivo compiti.
Il supermercato di domani, secondo l’autore dell’articolo, dovrà diventare un luogo di scambio in cui le persone interessate alla produzione e all’acquisto di cibo potranno interagire producendo e acquistando cibo. Zita Dazzi, nell’articolo “Mezzo mondo è sovrappeso e l’altra metà muore di fame”, spiega che al “Padiglione Zero” prenderà forma un viaggio per immagini in cui raccontare le disparità presenti nel mondo legate al cibo. Tra i dati riportati nel servizio c’è la stima della Fao (l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) che indica in 1,3 miliardi di tonnellate il cibo che viene sprecato ogni anno per problemi nel raccolto e nel ciclo produttivo ma anche per eliminazione del prodotto che non corrisponde agli standard estetici richiesti dal mercato.
Nella sezione “La storia dl cibo” Teresa Monestiroli racconta il grande viaggio dell’alimentazione dalla preistoria ai giorni nostri; un percorso attraverso le tradizioni alimentari che arricchiscono il nostro pianeta. (Fonte: La Repubblica)