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Dieta: una app ci salverà

News ed EventiNewsDieta: una app ci salverà

Le applicazioni per lo smartphone sono più efficaci del diario alimentare con carta e penna. E’ quanto emerge da una ricerca americana

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Prima di entrare nel vivo della questione, va premesso che c’è dieta e dieta. Chi è sovrappeso perché oggettivamente si abbuffa e decide di dire basta, riceverà dal dietologo una dieta mirata, fatta di poche calorie e cibi adeguati, da seguire passo passo. Altra questione invece è quando si ingrassa, o non si è in peso forma, nonostante la quantità di cibo consumata quotidianamente non sia eccessiva. Perché succede? Mille le risposte, ma si riassumono in una sola: l’alimentazione non è equilibrata, o meglio non è adeguata alla nostra situazione.

In tutti questi (numerosissimi) casi è ormai abitudine comune di dietologi e nutrizionisti elaborare un regime alimentare più che una dieta vera e propria e consigliare di tenere un diario per mettere nero su bianco ciò che si mangia, osservarlo poi nell’insieme e accorgersi di eventuali errori. Impegnarsi quotidianamente con carta e penna però richiede impegno, tempo e memoria (nel senso che spesso ci si dimentica di appuntare i pasti del giorno). I risultati rischiano di essere approssimativi, la convinzione perde presa e la costanza diventa in pericolo.

Secondo una ricerca dell’Università Statale dell’Arizona, ripresa oggi sulle pagine del corriere.it, il miglior alleato per monitorare le proprie abitudini e i consumi calorici quotidiani è un oggetto di ormai larghissima diffusione: sua maestà lo smartphone. L’idea dei ricercatori nasce proprio dall’osservare come il telefono multifunzione dia una sorta di dipendenza a chi lo possiede. Una volta che lo si è approcciato non se ne può più fare a meno e il numero di volte che lo si maneggia in una giornata è impressionante. Sempre con noi, come una sorta di segretario onnipresente, è il luogo ideale per un diario alimentare di facile stesura e consultazione, e non solo.

I ricercatori dell’università americana hanno condotto un esperimento suddividendo in tre gruppi un campione di volontari: il primo gruppo ha incontrato un nutrizionista, ha ricevuto un piano dietetico personalizzato, con anche consigli sull’attività fisica, e ha dovuto tenere un diario con carta e penna; il secondo gruppo è stato organizzato nello stesso modo, ma con l’incarico di tenere il diario sullo smartphone; il terzo gruppo infine non ha ricevuto consigli di dietologici e ha dovuto affidasi a un’apposita app da scaricare sul telefono.

Come spiega Christopher Wharton, dello staff di ricerca, “i risultati mostrano che usare lo smartphone come diario o una app specificamente pensata per stare a dieta aiuta a monitorare l’alimentazione: è meno probabile trascurare di annotare i cibi consumati, è più semplice accorgersi degli errori commessi (…). Anche per questo speriamo che le app dedicate all’alimentazione siano studiate, sperimentate e modificate per essere sempre più sofisticate e dare indicazioni non solo sulle calorie ma anche sulla qualità dei nutrienti e su molti altri aspetti dei cibi”.

Questo tipo di applicazioni comunque sono già numerosissime, seppure di prima generazione, e semmai il problema è riuscire a scegliere la più adatta a noi, tra quelle che dispensano consigli al momento della spesa, contano le calorie, valutano le porzioni, costruiscono il menu, accompagnano durante la dieta.

L’unico neo è forse deterrente tecnologico, che sicuramente limita chi è nato quando (non poi così tanto tempo fa!) il telefono prevedeva una cornetta attaccata a un filo. Ma a quanto dicono gli esperti, e anche chi ci ha già provato, vale la pena di superare la tecno-resistenza e affidarsi con fiducia a questa nuova via. Scoprendo tra l’altro che è molto più facile di quanto sembra.

Cristiana Cassé
12 maggio 2015

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