Tantissimi gli eventi a cavallo tra ottobre e novembre dedicati al cioccolato, l'oro nero della pasticceria.
La manifestazione forse storicamente più rilevante sul cioccolato è Eurochocolate a Perugia, un festival che è diventato internazionale, coinvolgendo produttori da tutto il mondo, progetti di solidarietà e sostenibilità e la partecipazione, nell'ultima edizione, degli studenti dell’Università Tecnologica di Tabasco in Messico.
Da poco conclusa la quinta edizione di Sciocolà, l’evento interamente dedicato al cioccolato artigianale nel centro di Modena. Quest'anno sotto i riflettori la maxi scultura a grandezza naturale raffigurante Vasco in scala 1:1. Partiti da una riproduzione in 3D di una foto del cantante, il maestro cioccolatiere Mirco Della Vecchia, ha impiegato 400 kg di cioccolato per realizzare l’opera. O, altra novità, l'aerografia indiretta speculare lucida applicata dal pasticcere Nicola Giotti alle uova di cioccolato aerografate, raffigurando il volto di Vasco Rossi, in un meraviglioso connubio tra talento artistico e maestria artigiana. La tecnica prevede infatti che non si aerografi direttamente sul cioccolato, ma sullo stampo, invertendo il disegno che si vuole ottenere.
Non poteva mancare Torino, una delle città che vanta dei primati nei confronti del cioccolato, come la nascita del gianduiotto, ma anche dei cremini e dei tipici diablottini. L’inizio di questa storia risale al lontano 1560 quando Emanuele Filiberto di Savoia per festeggiare il trasferimento della capitale da Chambery a Torino servì ai torinesi una tazza fumante di cioccolata calda. Una decina di giorni per Cioccolatò, che quest'anno ha inaugurato anche nuovo tour che porterà alla scoperta del “cicolaté” (così è chiamata la cioccolata in dialetto torinese). Un momento di incontro per gli amanti del Risorgimento con il mitico bicerin, bevanda calda realizzata con caffè, cioccolato e crema di latte, che si trova solo nella capitale sabauda.
Decisamente una fiera più per veri gourmand ed esperti di settore, ma quest'anno è attesissima la 45esima edizione di SIGEP a Rimini, dal 20 al 24 gennaio 2024. Con un'area tutta dedicata al cioccolato spesso si esibiscono sul palco tanti pasticceri internazionali.
E poi come dimenticare il peculiare cioccolato di Modica, unico in tutto il mondo, la cui storia risale alla dominazione spagnola. Per celebrare questo città-gioiello del barocco e del cioccolato è nata Chocomodica. Da non perdere la visita al Museo del Cioccolato, inaugurato nel 2014 e allocato nella sede del Palazzo della Cultura. All’ingresso colorati pannelli la pianta del cacao e i riti della cioccolata amara e speziata delle civiltà precolombiane. Merita anche l’esposizione dedicata agli incarti speciali, ideati dal direttore del Consorzio, Nino Scivoletto. Infine un memoriale, inno al cioccolato di Modica: “Il cioccolato di Modica nelle carte dei Grimaldi – 1746/1915”, raccolta per documentare l’origine settecentesca di questo pregiato cioccolato con manifesti che ne provano l'esistenza già dal 1746.
E l'appuntamento a Bologna è per novembre 2024 con quattro giorni di Cioccoshow. Non perdete lo spazio Pianeta Cacao, uno stand dedicato alla lavorazione, dove sarà possibile toccare le cabosse, i frutti dai quali vengono estratti i semi del cacao. Ogni giorno tanti laboratori e attività didattiche per bambini che potranno imparare a lavorare il cioccolato e a realizzare la propria tavoletta da portare a casa come souvenir dell’esperienza.
A Pontedera, in provincia di Pisa, si può visitare la fabbrica di Amedei, dove trovare i macchinari risalenti al 1800. Dopo aver viaggiato per Venezuela, Madagascar, Grenada, Ecuador e Perù per selezionare la migliore materia prima all’origine, potrete assaporare il Toscano Black 70, icona di Amedei dal 1998. E quest'anno nasce Fabbrica del Cioccolato, la nuova collezione ( le tre linee si chiamano, non a caso, Fabbrica, Icona e Viaggio) per celebrare i prodotti che la hanno resa una delle aziende più premiate del settore, come il Toscano Latte, a cui è stato assegnato il Premio del ventennale dalla Compagnia del Cioccolato, confermandosi il cioccolato al latte italiano più premiato negli ultimi 20 anni.
Quale migliore occasione del Natale per visitare la Fabbrica di Cioccolato Gay-Odin a Napoli. Gli artigiani dello storico opificio partenopeo, dal 1993 dichiarato Monumento Nazionale (in Via Vetriera, 12), sono in piena attività per la preparazione dei tradizionali dolci delle feste. Ingrediente protagonista di ogni ricetta è il pregiato cioccolato: bacche di cacao criollo dall’aroma caldo e avvolgente giungono in fabbrica ancora grezze pronte per essere lavorate lentamente e cotte a legna, a basse temperature, per preservare ed esaltare tutte le caratteristiche organolettiche del prodotto. A fare la differenza è la lavorazione ancora manuale per tanti passaggi, che fa di ogni referenza Gay-Odin una specialità sartoriale inimitabile.
Un piccolo laboratorio artigianale apre le porte a Torino: Chiambretto. Si ispirano alle antiche aziende di cioccolato presenti a Torino a inizio ‘900, mentre tutte le confezioni e grafiche sono di ispirazione art déco. Colorate e artistiche, illuminate da suggestioni del liberty italiano, come Vittorio Zecchin e Galileo Chini.
Non molti associano i famosi Baci Perugina alla città umbra, da cui invece prendono il nome. Originariamente conosciuti con il nome di “cazzotti” sono diventati un’icona nel mondo.
La fabbrica della Perugina si trova appena fuori dal centro storico ed è possibile visitarla scoprendo la storia dell’azienda e, soprattutto, osservare la produzione dei baci e degli altri cioccolatini. La visita alla Casa del Cioccolato Perugina dura circa 1h 15min e percorre la storia del cioccolato al museo storico, la visita alle linee di produzione della cioccolata, una bella e ricca degustazione di prodotti Perugina, e infine l’accesso al punto vendita interno.
di Camilla Rocca
Novembre 2023