Cinema e cibo. Siamo partiti da qui, ci siamo chiesti che tipo rapporto esista tra il cibo e il cinema nelle pellicole italiane, soprattutto quelle degli ulitmi 20 anni, e indovinate un po'? Il cienema italiano è una grande testimonianza della passione e della cultura culinaria del nostro Paese, ma le pellicole dell'ultimo ventennio riflettono un grande cambiamento: la cultura e l'amore per il cibo hanno sostituito la necessità.
Per raccontarvi il nuovo modo di concepire la tavola nei film italiani ci siamo ispirati a 6 grandi pellicole e abbiamo voluto e cucinare questi piatti per voi, iniziamo.
Le fate ignoranti di Ferzan Ozpetek
A vent’anni esatti dall’uscita del film, le polpette de Le fate ignoranti sono ancora un must del cinema a tavola: speziate e profumate di arancio nella versione cucinata sul set da Gianni Romoli, co-sceneggiatore del film, nel menù di Ferzan Ozpetek sanno anche di peperoncino e mela grattugiata ma, soprattutto, di trasgressione.
Antonia (Margherita Buy) le scopre quando spuntano, nella doppia vita del marito, morto in un incidente, un amore gay e gli amici segreti della terrazza della domenica.
Pranzo di Ferragosto di Gianni Di Gregorio
Per Gianni, figlio unico, cinquantenne, il Ferragosto con una madre adorabilmente tiranna, in una vecchia casa romana, diventa un bell’incubo quando l’amministratore del condominio, in cambio di spese condominiali non pagate, gli propone, per il week end festivo, di tenere in casa anche sua madre e arriva pure con la zia. Anche un amico medico gli parcheggia in casa sua madre. E le quattro irresistibili ottuagenari tra mille capricci pretenderanno, col pesce al forno, una bella teglia di lasagne.
La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino
Nel film Oscar® di Paolo Sorrentino, interpretato da Toni Servillo che incarna la mondanità di Jep Gambardella, è Roma la protagonista di un mondo che, dietro la sua bellezza, nasconde una Dolce Vita senza più fascino. E tra i nuovi parvenu, i falsi nobili, gli intellettuali salottieri e gli artisti di tendenza, ecco a tavola pure un cardinale che sciorina, invece del Vangelo, la ricetta del coniglio alla ligure con pinoli, rosmarino, timo, una foglia di alloro e olive, rigorosamente taggiasche.
Mine vaganti di Ferzan Ozpetek
In una famiglia di pastai del Salento irrompe all’improvviso come una tempesta la rivelazione di un doppio coming out che sconvolge gli equilibri familiari. E un pranzo di festa apre irrimediabilmente nuovi scenari: in famiglia ci sono molte mine vaganti, non solo gay, considerati l’anticonformismo di una nonna eccezionale e le mezze verità di una zia irresistibile. Tutti a tavola… e dai Cantone si mangia il piatto tradizionale di Lecce, ovviamente una pasta e ceci speciale come “ciceri e tria”.
Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese
Nel film italiano più venduto nel mondo e già replicato con decine di remake c’è la chiave di lettura delle nostre ‘nuove’ abitudini: quelle più intime e insieme più social che hanno trasformato il telefono cellulare nella ‘scatola nera’ della nostra vita. Storie privatissime, amori, tradimenti, incomprensioni, amicizie e bugie, troppe bugie si svelano mentre una scommessa tra amici trasforma una cena in un gioco al massacro. Tra gnocchi e tiramisù i fiori di zucca sono meglio fritti o al forno?
A Bigger Splash di Luca Guadagnino
In questo liberissimo remake de La Piscina del 1969 Tilda Swinton è una cantante in convalescenza a Pantelleria, dopo un’operazione alle corde vocali. È con lei il suo giovane fidanzato e quando nella loro tranquillità irrompe l’ex di Marianne con la figlia l’esuberanza di lui che cerca di riprendersi Marianne e la sensualità adolescente di lei sono un tema che esploderà dopo una cena molto tesa. Un vero trionfo di convivialità, con una splendida orata al forno.
giugno 2021
Laura Delli Colli
foto Francesca Moscheni