Rotondi. Glassati. Coperti da cristalli di zucchero. Con l’immancabile “buco in mezzo”, i donuts, sono il simbolo della pasticceria d’oltreoceano. Rigorosamente fritti al punto giusto, dorati alla perfezione e golosissimi, come gli altri dolci che si trovano nelle classiche bakery americane, i donuts sono perfetti da mangiare quando ci si vuole concedere una dolce pausa.
Li conosciamo tutti per essere uno dei cibi iconici degli USA. Ma oggi vogliamo sfatare un mito, tenetevi pronti: questa notizia non sarà facile da digerire. La vera origine dei donuts non è americana… Sconvolgente! Questi buonissimi dolci provengono dall’Olanda, più precisamente discendono da un peccato di gola chiamato “olykoek” , testualmente "dolce oliato", anch’esso rigorosamente fritto. Comparso per la prima volta nel 1809, l’olykoek venne esportato in America dove fu poi modificato da bignè a ciambella. In sostanza gli americani hanno bucato e glassato la pasta dell’originale pallina di pasta fritta. Ma questa non è l’unica curiosità che si cela dietro queste famosissime ciambelline. Scopriamo insieme le altre!
Partiamo dall’iconico “buco in mezzo”.
Ma lo sapete che venne ideato per migliorare la cottura di questi dolci? Come vi abbiamo accennato, inizialmente, i donuts in origine erano senza buco e ciò rendeva più lunga la cottura (per stare leggeri, gli olandesi erano soliti friggere i bignè nel grasso di maiale!). Fu grazie all’intuizione di Hansen Gregory, un capitano navale del New England, che nel 1847 i dolcetti prsero la forma di ciambelle bucate! Prima di ringraziare Hansen, dobbiamo spendere due parole anche su sua mamma, Elizabeth Gregory che, come narra la leggenda, per evitare che il figlio e il suo equipaggio potessero ammalarsi di scorbuto, preparò un impasto ricco di vitamina C per rinforzare le loro difese immunitarie (con l'aggiunta di tanta scorza di limone e un pizzico di noce moscata e cannella), non solo, la donna aggiunse al centro dell’impasto anche della frutta secca. Purtroppo queste palline fritte, durante la cottura, risultavano troppo pesanti e facevano fatica a cuocersi uniformemente… quasi immangiabili. Da qui, l’intuizione di Hansen: togliere la parte centrale dell’impasto, quella più pesante per facilitarne la cottura! Che dire? Grazie Hansen!
Ma perché si chiamano “donuts” o “doughnut”?
Ci sono più versioni circa l'origine del loro nome, ma quella che più rappresentativa è proprio questa: si dice che il loro nome provenga proprio dall'aggiunta di frutta secca (per l’appunto “nuts”) nell’impasto degli originari olykoek di mamma Elizabeth.
Un conforto ai soldati
Facciamo un salto temporale: ci troviamo nel periodo della Prima Guerra Mondiale, quando le volontarie dell’Esercito della Salvezza rifornivano gratuitamente i soldati americani proprio con i donuts. Era un dolce gesto in un momento di difficoltà che fu tanto apprezzato da meritare l'istituzione del “Giorno della Ciambella”, il National Doughnut Day, celebrato ogni primo giugno!
La prima macchina per la produzione di donuts
Nel 1920, poi, Adolph Levitt, rifugiato zarista, inventò la prima macchina automatica per la produzione in serie di ciambelle in modo da poter soddisfare una richiesta in continua crescita. Geniale vero? Si dice addirittura che Levitt, dopo aver ottenuto il brevetto, guadagnò quasi 25 milioni di dollari all’anno! Qualche anno dopo, nel 1934, il macchinario venne presentato alla World’s Fair di Chicago, dove i donuts vennero definiti come “L’alimento del secolo del progresso”. E come poter essere in disaccordo? I donuts sono uno dei comfort food più golosi che ci siano!
Come ogni storia, anche la nostra ha un lieto (o dolcissimo) fine, in fondo al nostro articolo potete trovare la ricetta per preparare degli invitantissimi donuts a casa vostra! Ma oggi ci sentiamo generosi e vogliamo darvi qualche consiglio per la glassatura dei donuts.
Per renderli lucidissimi e dall’aspetto ancor più invitante vi consigliamo di preparare la glassa al cacao:
150 g di zucchero a velo
30 g di cacao amaro
40 g di latte
Mescolate lo zucchero a velo con il cacao e il latte fino ad ottenere una glassa liscia e omogenea. A questo punto immergete un lato delle ciambelle, giratele e fatele asciugare su una gratella. Ora arriva il bello... Dovrete resistere a mangiarli fino a che non saranno pronti e il cioccolato non si sarà asciugato! Difficile, vero?
Ovviamente, una volta preparati e fritti potete scegliere di decorare i vostri donuts a seconda dei vostri gusti: cosparsi da granella di zucchero, glassati al cioccolato bianco; al latte o fondente. Oppure potete impreziosirli e renderli più sfiziosi utilizzando glasse colorate, cospargendoli di zuccherini o decorandoli con una piccola sac à poche.
settembre 2021
Giulia Ferrari