Sono una fan degli acquisti on line. Ieri sera ho ordinato la mia spesa periodica al servizio di consegna di una grande catena di supermercati: sarà a casa mia dopodomani. Lo stesso pomeriggio, rientrando dalla redazione, troverò sullo zerbino di casa la cassetta che ogni settimana mi rifornisce di ortaggi coltivati nelle campagne attorno alla città.
Oggi scopro con piacere che a Milano (come già accade a Londra e a New York) il servizio Amazon Prime ha aggiunto referenze di frutta e verdura fresca.
Basta scaricare la app Amazon Prime sul telefono o su un altro device (niente computer fisso, in linea con lo spirito agile e immediato del servizio) per scoprire che è possibile gestire in pochi istanti tante piccole emergenze quotidiane. Avete dimenticato il latte? Potete farvelo spedire direttamente a casa. Una cena improvvisata a casa di amici? La bottiglia di vino vi può arrivare in ufficio o direttamente dai vostri ospiti. Pausa pranzo alla scrivania? Il sandwich è sulla scrivania con un semplice click. Voglia di parmigiana? Le melanzane possono essere in cucina tra un’ora.
E i costi di consegna? Sei euro e novanta se volete avere il prodotto nei prossimi sessanta minuti; gratis (con un minimo di 19 euro di spesa) in una fascia di due ore successive. Il servizio prime ha un costo di abbonamento (ma è gratis per il primo mese).
Un piccolo servizio di emergenza, molto metropolitano (molto milanese, lo ammettiamo), ma anche molto apprezzabile dai tanti che in una grande città vivono sempre di corsa.
Anche sul grande portale di shopping, vale la pena di ricordarlo, sono in vendita alcuni prodotti alimentari (pasta, tè, confetture tra gli altri). E, siccome su Amazon ormai si trova veramente di tutto, ci sono anche alcune offerte di fresco. Basta un click per farsi spedire una cassetta di 25 kg di arance Novellino direttamente dalla Sicilia (anzi da una specifica azienda, su cui mi posso, volendo, documentare in rete) al prezzo direi competitivo di 27, 60 euro più la spedizione.
Insomma. Assieme a un libro (preferibilmente in formato digitale, da leggere su un eReader acquistato on line) può arrivarmi anche la spremuta. E forse, in un futuro non lontano, pure una zuppa calda, come già accade a New York. Tutto ordinato in rete. Tranquillamente seduta sul divano di casa.
Livia Fagetti
16 aprile 2016
