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Natale: come organizzare un party di auguri con gli amici

News ed EventiNatale: come organizzare un party di auguri con gli amici

Dai finger food ai cocktail, dall’atmosfera alla musica, idee e tips per una perfetta serata di festa, a casa vostra!

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Più intimo che in un locale, più informale che in un ristorante, il party in casa con gli amici per scambiarsi auguri e regali è la soluzione giusta per chi ama ricevere sotto le Feste. Che sia una vostra abitudine consolidata, o ci pensiate quest’anno per la prima volta, ecco il vademecum per un’organizzazione impeccabile.

La formula giusta
Non un aperitivo, non una cena placé ma una giusta via di mezzo: la formula ideale per questo tipo di invito è quella che, negli anni Settanta, si chiamava cocktail party. In realtà, l’espressione nasce ancora prima, all’inizio del secolo scorso, con un rigido codice di regole ed etichette che, fortunatamente, si è perso in favore di un’atmosfera easy e rilassata, perfetta per festeggiare. Parola d’ordine libertà: per chi ospita, quella di scegliere e disporre i più disparati fra cibi e bevande; per chi partecipa, di servirsene a piacimento, senza la costrizione di un posto a tavola e con la possibilità di girare, chiacchierare, brindare con chi si vuole.

A che ora?
L’informalità dell’occasione è evidente sin dall’orario. Per questo tipo di ricevimento, infatti, è “open”, in genere dalle 18.30-19 fino alle 21. Questo significa che gli ospiti possono arrivare quando preferiscono, a partire dall’ora indicata. Cortesia che sarà apprezzata da chi, come tutti, in questi giorni si deve barcamenare tra mille impegni diversi. Fermo restando che è buona educazione, se invitati, confermare con un orario di massima.

Un’atmosfera calda
Prima ancora di pensare a drink list e menu, occorre allestire la casa. C’è chi mette un piccolo decoro natalizio fin sul citofono in strada, chi espone uno zerbino a tema fuori dalla porta, addobbata con ghirlande e festoni. Ma sono naturalmente gli interni quelli su cui applicare al meglio le proprie abilità come interior designer! A partire dalla cucina che – chissà come mai! – in tutte le feste è destinata ad accogliere numerosi ospiti. Un classico sono le decorazioni appese alle cornici delle finestre: lucine e palline scintillanti a fare da contrasto con il buio della notte, scritte e disegni realizzati con candidi spray che simulano la neve e candele disposte negli angoli strategici renderanno questo ambiente caldo e accogliente. Maggiore cura, naturalmente, in soggiorno: se albero e presepe sono immancabili, sono tantissimi gli angolini che si possono addobbare. Le sedie si possono impreziosire con nastri e fiocchi. Le mensole della libreria, il mobile della televisione o il mobile bar si illuminano con la luce delle candele o di fili di “lucciole” a led e possono accogliere figurine di Babbo Natale, palline scintillanti, rami di pino, pigne dorate e quant’altro vi suggerisca la fantasia. Vietato accendere lampadari potenti, la soluzione ideale sono applique e lampade da terra (anche “rubate” per l’occasione ad altre stanze della casa!), disseminate qua e là e orientate verso pareti e soffitto, per creare una luce morbida e soffusa. Una compilation di musiche natalizie diffusa a volume basso sarà la discreta colonna sonora dell’evento.

Cosa cucinare?
Il menu deve prendere spunto dalle preparazioni tipiche delle feste. Puntate soprattutto sugli antipasti: quelli freddi, come le tartine al salmone o al pâté, possono uscire all’inizio della festa; di quelli caldi, come i vol au vent, prevedete due o tre teglie da infornare man mano che arrivano gli ospiti, per servirli sempre alla giusta temperatura. Non può mancare una bella selezione di salumi e formaggi, accompagnata da mostarda di frutta e giardiniera di verdure, ancora più buona se casalinga. Sempre azzeccate le torte salate che hanno il vantaggio di essere buone calde, tiepide o a temperatura ambiente. Si ispirano al Natale le insalate di pollo, gallina o cappone da completare con chicchi di melagrana, uvetta, pinoli, noci e, perché no, spicchietti di mela o di arancia. Prevedete anche uno o due piatti caldi, da far uscire intorno all’ora di cena, quando tutti gli ospiti saranno arrivati. Pasta al forno o lasagne saranno state preparate in anticipo e verranno scaldate solo all’ultimo momento. Come carne, meglio prevedere qualcosa che non richieda l’utilizzo del coltello. Sempre indovinate le polpettine fritte (buone anche fredde) o in umido, ma anche un gulasch o uno stracotto a bocconcini piccini, che potranno stare in caldo sul fornello al minimo fino al momento di arrivare in tavola, magari accompagnati da una polenta (a cottura rapida!) fumante. Se preferite servire del pesce, pensate a un sauté di gamberi o scampi (già sgusciati), oppure a involtini di spada o tonno, che si tagliano facilmente anche con la forchetta. Come contorno, preparate una teglia di carote, finocchi, zucca, sedano rapa, verza, tutto a tocchi e a spicchi, spennellati d’olio, salati, pepati e infornati una mezz’ora a 200°.Per le ricette, naturalmente potete curiosare nel nostro menu di natale.

E i dolci?
No, non ce li siamo dimenticati. E non possono mancare. A cominciare da quelli tradizionali. Panettoni e pandori si servono su vassoi già tagliati, a fette divise a loro volta a metà per accontentare quelli che “io solo un pezzetto piccolo”! Si possono accompagnare con salse e creme, in ampie coppe con mestolini di servizio. Già divisi a scaglie e fette si offriranno torroni, panforti e altri dolci non lievitati. Alzatine e vassoietti potranno accogliere marron glacé, cioccolatini, ricciarelli e pasticcini vari.

Come servire?
I finger food sono la soluzione giusta se il numero di invitati è limitato a 8-10 persone, considerando che sono in porzione singola, occorre prevedere anche qualche bis e ognuno ha bisogno di un suo contenitore. In commercio si trovano moltissimi recipienti adatti: se possibile, sceglieteli in materiali riciclabili come carta o materiali compostabili (è indicato sulle confezioni). Ma potete anche usare coppe da cocktail, bicchierini, tazzine e piattini da caffè per allestimenti personalizzati e creativi. Se gli ospiti sono numerosi, l’ideale è il classico buffet con le pietanze disposte su vassoi e piatti da portata, ognuno con le sue posate di servizio. Per questioni igieniche, meglio dire addio a patatine e salatini vari disposti in ciotole da cui gli ospiti si servono con le mani. Se proprio volete offrirli, potete disporli in ciotoline o sacchettini di cellophane individuali, anche mescolando le qualità. Formaggi a scaglie e salumi si possono disporre su ampi taglieri, con pinze di servizio. Uno o più cestini accoglieranno piccoli panini o pagnotte rustiche tagliate a cubotti, sempre con le loro pinze.

Quali stoviglie?
Per disporre piatti, posate, bicchieri e tovagliolini prevedete una zona del tavolo del buffet o, meglio ancora, un piano di appoggio separato. Se il tono del ricevimento è chic, potete sfoderare le stoviglie dei servizi “buoni”. Ma anche fra i prodotti usa e getta ormai si trovano tantissime proposte a tema natalizio molto carine ed eleganti, da scegliere sempre con un occhio attento all’ecosostenibilità e, naturalmente, smaltire in modo corretto!

Cosa bere?
Lasciamo questo capitolo per ultimo anche se un bicchiere è la prima cosa da offrire a ogni ospite, appena varca la soglia di casa. Non si sbaglia mai con le bollicine: che siano Prosecco, Franciacorta, Trentodoc o un altro degli ottimi spumanti metodo classico prodotti lungo tutto lo Stivale. Se l’inizio del party coincide con l’ora dell’aperitivo, potete servire cocktail classici come Negroni e Spritz, anche preparati in grosse caraffe, così da non dover dosare volta per volta le diverse bevande. Non dimenticate un drink analcolico. Molto natalizi sono i succhi di melagrana, mirtillo rosso, uva e mela, sempre serviti in caraffa, che potete aromatizzare lasciandoli qualche ora in infusione con chiodi di garofano, cannella, scorze di agrumi e anici stellati. I vini bianchi e rossi si accorderanno alle differenti pietanze. E al momento dei dolci, dolce sarà anche lo spumante: dal classico Asti Docg alle bollicine Extra Dry e Dry, a dispetto del nome le più zuccherine, che sposano a meraviglia la fragranza dei lievitati natalizi.

 

aggiornato dicembre 2022

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