Bacche di goji, maca, açai….e adesso è arrivata la mesquite. Viene dall’America del Nord, in Italia deve ancora sbarcare ma presto lo farà, per la delizia di chi sta aspettando il prossimo “Superfood” con cui ritemprare corpo e spirito. E di cibo davvero speciale si tratta: parola di nativi americani, che da millenni la utilizzano come importante fonte alimentare nelle terre semidesertiche americane.
È un piccolo albero della famiglia della Leguminose che cresce prevalentemente negli Stati Uniti meridionali (dove il suo legno è considerato uno dei più pregiati, sia per i mobili che per il barbecue!) e nel nord del Messico. La specie in questione si chiama Prosopis glandulosa, ed è detta “mesquite di miele”, o anche “mesquite vellutato” poiché i suoi fiori attirano gli insetti impollinatori.
Dai lunghi bacelli beige della pianta, che vengono seccati e polverizzati, si ottiene una farina di colore marronicino-rossastro. Il suo sapore è vagamente dolce e noccioloso e l’aroma ricorda infatti quello della nocciola con sentori di cacao, cocco, melassa e un po’ di spezia come cannella e anche di affumicato.
Slow Food anche con questo prodotto non ha mancato di fare il suo importante lavoro: in Messico, nei villaggi dei Seri di El Desemboque del Sur e del Punta Chueca è stato costituito un presidio Slow Food, in collaborazione con la cooperativa di produttori locali, per proteggere e rilanciare il mesquite tostato.
Le sue proprietà nutrizionali? Fantastiche: per questo viene elencata tra i “superfood” che Madre Terra offre. È ricca di carboidrati (e contiene il 25% di fibre) e ma anche di proteine, che costituiscono tra il 13% e 17% del suo apporto e sono molto ben digeribili. Contiene la lisina, amminoacido essenziale, e moltissimi minerali quali calcio, potassio, ferro, magnesio, zinco. Inoltre contiene la lisina, un amminoacido essenziale. Ha basso contenuto glicemico ed è gluten-free, quindi va bene per gli intolleranti. Dulcis in fundo, è bassissima di grassi: solo il 3%.
Può essere utilizzata come la farina di grano in una grande varietà di ricette. Per impastare, essendo gluten-free, va mischiata con altre farine. Date le sue caratteristiche aromatiche e di gusto, è perfetta per i dolci: popolarissimi i biscotti al cioccolato e mesquite, ma anche per esempio il torrone, le creme, i frullati. Nelle pietanze principali aggiunge un tocco intrigante di dolce-salato, ed è perfetto abbinato al piccante, a carni e verdure con intingoli o da grigliare, o a impasti vari o persino al sale.
Carola Traverso Saibante
marzo 2017