Settanta composti ad alto potere protettivo specializzati nel migliorare le nostre diverse funzioni fisiologiche.
Questo contengono le "bucce" dei cereali usati per il pane e la pasta, o quelle dei chicchi di riso, 70 risorse preziosissime riunite nella parte più esterna del seme che, durante la raffinazione vengono letteralmente buttate via.
A sostenere l'importanza dei cereali integrali sono decine di ricerche, tra cui la più recente, della Harvard School of Public Health di Boston, collega in via definitiva il loro consumo alla riduzione della mortalità.
A riassumere i motivi di tanto potere, uno studio comparso sulla Nutrition Research Reviews, a cura di Anthony Fardet dell'INRA (Istituto Nazionale di Ricerche Agricole francese).
Vi si legge che, per esempio, oltre 34 componenti del seme di grano integrale proteggono cuore e circolazione. Altre 30 sostanze hanno un'azione antiossidante: polifenoli, lignine e acido fitico proteggono l'apparato digerente, l'acido ferulico si occupa del colon; colina e betaina di fegato e salute cardiovascolare. Inoltre l’abbinata fibre-biocomposti è un aiuto per cuore, apparato digerente, funzioni cerebrali, agisce contro depressione, ansia, diabete e tumori.
Il tutto per non parlare del ben noto potere delle fibre, capaci di saziare senza apportare calorie e di ridurre il rischio di diabete grazie alla quota di amidi-resistenti che tiene sotto controllo la glicemia.
Con la raffinazione tutto questo patrimonio finisce nella spazzatura.
Eppure noi italiani siamo particolarmente restii a lasciare il bianco per lo scuro. "Solo il 5-7 % dei consumatori mangia abitualmente cereali integrali", sostiene il Consiglio di Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura CRA-NUT.
"Nella nostra tradizione è troppo radicato il gusto del pane bianco e della pasta di farina raffinata, mentre il risotto richiede riso brillantato". Altri cereali come avena, orzo, segale, sorgo e miglio andrebbero introdotti quasi da zero.
Ma ora è arrivato il momento di cambiare. Se pane nero e pasta marroncina non vi attraggono, pensate agli altri buoni motivi per metterli nel piatto: ne troverete almeno 70!
Daniela Falsitta,
18 marzo 2015