A tavola, più della metà delle donne ha rinunciato alla colomba farcita e un quarto ha evitato le uova di cioccolata... Chi non ha resistito alle tentazioni si può rimettere in forma con qualche accorgimento e un po' di buona volontà
Una fetta da 100 grammi di colomba farcita: 500 calorie; 100 grammi di uova di cioccolata: 550 calorie; una porzione di cannelloni pasquali: 680 calorie; una fetta di casatiello napoletano da 100 grammi: 397 calorie. Ecco come un menu dedicato a chi vuole godersi in santa pace almeno il pranzo di Pasqua si è trasformato in una vera e propria minaccia a mano... unta per tutte le signore terrorizzate di mettere su chilogrammi e cellulite ogni volta che si siedono a tavola.
Così, come sostenevano le previsioni del Centro studi Guam, durante le feste pasquali, il 58% delle donne tra i 25 e i 50 anni ha rinunciato alla colomba farcita, il 25% alle uova di cioccolata, il 12% al casatiello, e via di questo passo. Unica eccezione, forse dovuta alla forza della tradizione, le tagliatelle all'uovo con ragù d'agnello che, pur valendo 570 calorie a porzione, hanno spaventato solo il 3% delle donne. Niente problemi per l'abbacchio, che agli usi tradizionali unisce il pregio di fornire solo 160 calorie per cento grammi.
Chi non ha resistito alle tentazioni e una fetta di colomba oppure qualche pezzetto di uovo se li è mangiati non deve sentirsi in colpa e, soprattutto, non deve temere di portarsi dietro le conseguenze fino alla temutissima prova costume. Secondo gli esperti, da qui in avanti, sarà utilissimo massaggiare frequentemente le gambe per favorire la circolazione; altro accorgimento da adottare è quello di alternare getti d'acqua fredda e calda durante la doccia per una efficace ginnastica vascolare. E poi camminare 30 minuti al giorno a passo sostenuto.
La nutrizionista Samantha Biale consiglia di bere almeno 2 litri di acqua al giorno distribuendo l'assunzione nell'arco dell'intera giornata; in tal modo viene favorita l'eliminazione delle scorie che causano ritenzione idrica e gonfiore. Passati gli eccessi a tavola, si può seguire la "dieta del giorno dopo": molti liquidi (per esempio, tè verde o latte di soia senza zucchero) già dalla colazione; pesce o carne alla griglia con verdure a pranzo; minestra, verdura e poco formaggio leggero a cena.
In ogni caso, meglio evitare di saltare i pasti: la fame improvvisa causata dal digiuno rischia di provocare più danni che un pasto normale.
Alessandro Gnocchi
7 aprile 2015