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Alimentazione: le infiammazioni si combattono con il bio

News ed EventiNewsAlimentazione: le infiammazioni si combattono con il bio

Aumenta il consumo di prodotti salutistici e integratori. Ma la vera ricetta per stare bene è scegliere cibi sani e biologici

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L’aumento vertiginoso nel consumo di prodotti salutistici e farmaci da banco; gli stili di vita, l’alimentazione e gli integratori per combattere una patologia definita Infiammazione silente; l’importanza dei polifenoli per vivere a lungo, i benefici di omega 3, tè verde, soia e maqui del Cile.
Tutto questo nel Focus di due pagine sul Benessere alimentare pubblicato oggi da Il Sole 24 ore. L’imput è fornito dal 3° congresso internazionale Science in Nutrition organizzato a metà marzo dalla Fondazione Paolo Sorbini che fa capo a Enervit Spa.

Proprio dagli atti del congresso emerge l’allarme per i comportamenti che innescano la cosiddetta Infiammazione silente, di recente identificata da alcuni marcatori clinici e responsabile di malattie croniche come obesità, diabete di tipo 2 e patologie cardiovascolari.

A instaurarla, secondo il biochimico Barry Sears, guru della dieta Zona, il consumo di carboidrati raffinati. A debellarla, ovviamente, la Dieta Zona e alcuni particolari elementi che aiutano a mangiare in modo antinfiammatorio.

Intanto la crescente attenzione  dei consumatori per un’alimentazione salutare ha portato la Commissione europea a varare la riforma sul biologico, un settore in cui proprio il nostro Paese, con oltre 50 mila aziende, è ai primi posti in Europa.

Una sfida da non perdere se si pensa che la domanda di bio dell’Europa è quadruplicata, mentre la produzione è soltanto raddoppiata. A beneficiarne, i produttori extra europei, che spesso però non si attengono agli nostri stessi rigorosi standard. La riforma è quindi fondamentale in quanto rafforza i controlli sui prodotti importati e armonizza le norme che valgono per i nostri agricoltori con quelle richieste a chi vuole entrare nei nostri mercati. È stato inoltre facilitato l’accesso al bio dei piccoli produttori e ridotti i costi della legistazione. (Fonti: Il Sole 24 ore; Ansa)


di Daniela Falsitta
25 marzo 2014

Photo credit: © Lew Robertson/Corbis


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