Grosse, dolci e succose, sono il vanto della città vicentina celebre per la partita a scacchi. Le ciliegie di Marostica sono una vera e propria prelibatezza impiegata in tantissime ricette dolci e salate
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Origini e storia della ciliegia di Marostica Fu una rivalità amorosa fra due cavalieri rinascimentali, risolta con una partita a scacchi, a dare origine alla ciliegia di Marostica. Si narra infatti che i due pretendenti alla mano della bella Lionora, figlia del governatore della città ai tempi della Serenissima, si sfidarono su una grande scacchiera a pedine viventi anziché in un cruento duello. Per ricordare il giorno delle duplici nozze (il vincitore della partita sposò Lionora e il perdente la sorella del castellano), il signore fece piantare tanti alberi di ciliegie, a cui il territorio di Marostica era vocato sin dai tempi antichi. Da allora le due glorie della città vicentina sono gli scacchi e le ciliegie: ogni due anni a settembre, nella piazza del Castello, si ripete il rito della partita vivente, un vero spettacolo con scene, centinaia di figuranti, musiche e fuochi d’artificio che attira migliaia di visitatori; mentre i deliziosi frutti sono celebrati annualmente, a fine maggio, con una festa itinerante e la Mostra mercato della ciliegia di Marostica, che nel 2001 ha ottenuto la certificazione Igp.
Tante varietà da gustare La zona di coltivazione, con metodi sostenibili a produzione integrata o biologici, comprende una decina di comuni del Vicentino dal clima mite e ventilato, protetti a nord dalle montagne ed esposti a sud. Le varietà di ciliegie sono diverse, dalle precocissime Sandra (autoctona) e Francese, alle intermedie come la Roana, fino alle tardive Milanese e Durone Rosso e alcune altre: la raccolta va dalla metà di maggio alla metà di giugno. I frutti sono grossi, di colore intenso che va dal rosso fuoco al rosso scuro, e ricchi di zuccheri: in particolare quelli da consumare freschi devono avere il peduncolo e un calibro minimo di 23 mm, e sono raccolti a mano per salvaguardarne le caratteristiche organolettiche. Le ciliegie diMarostica hanno la polpa succosa, di gusto dolce e gradevole: tradizionalmente si consumano fresche, si conservano “sotto graspa” (grappa) o in vino rosso o impreziosiscono i dolci. Ma in occasione delle celebrazioni annuali i ristoranti e gli agriturismi della zona si cimentano nei piatti più diversi con l’irresistibile frutto rosso, talvolta presentato con un’altra prelibatezza del territorio, l’asparago bianco di Bassano.
Ricette Le ricette con le ciliegie spaziano dalle insalate (per esempio con misticanza, pomodorini e mozzarella di bufala, con farro lessato, cavolo rosso e gamberetti, con pollo a tocchetti e pomodorini) agli antipasti (carpaccio di manzo con ciliegia marinata al rum o di ricciola con frutti a julienne ed erba cipollina); dai secondi di carne (maialino con riduzione alla ciliegia, vitello al vino rosso, pollo grigliato con gherigli di noce, costine di agnello con glassa alle ciliegie) fino alla grande varietà di dolci: la tradizionale torta soffice; le crostate; i soufflé e le mousse; le confetture e altre delizie.
Una ricetta dolce: torta ricotta e ciliegie di Marostica
Ingredienti: 200 g di ciliegie di Marostica (pesate senza nocciolo) – 240 g di farina 00 – 1/2 bustina di lievito per dolci – 30 g di fecola – 90 g di burro morbido – 200 g di zucchero di canna – 200 g di ricotta – 1 limone non trattato – 1 mazzetto di timo – burro e farina per lo stampo
Preparazione: 1 Lavate le ciliegie, tagliatele a metà e privatele dei noccioli. Con le fruste lavorate il burro con lo zucchero (tenetene da parte un cucchiaio), la scorza grattugiata del limone e una manciatina di foglioline di timo, fino a renderlo spumoso e chiaro.
2 Incorporate le uova, uno alla volta, continuando a sbattere con le fruste. Aggiungete anche la ricotta, poi la farina e la fecola setacciate con il lievito.
3 Imburrate e infarinate uno stampo di 26 cm di diametro e versatevi l’impasto preparato, livellandolo un po’. Distribuite le ciliegie sulla superficie, affondandole leggermente e cospargete con lo zucchero tenuto da parte.
4 Cuocete nel forno già caldo a 175° per 40 minuti circa, verificando la cottura con la prova dello stecchino. Quindi togliete la torta dal forno e lasciatela raffreddare prima di sformarla.