Una sola pianta con numerose proprietà curative per il benessere fisico e psicofisico: è la lavanda, o Lavandula officinalis, l’arbusto sempreverde della famiglia delle Lamiaceae dai delicati fiori color violetto, che proprio in questi mesi estivi (luglio e agosto) vede il suo momento di raccolta.
Sono i fiori e/o le foglie, infatti, ad essere utilizzati a scopo terapeutico, generalmente sotto forma di olio essenziale, o in base alle necessità di tisana, tintura madre, unguenti o pomate.
Gli aspetti più interessanti sulla salute sono legati alla presenza di due sostanze: il linalil acetato, che conferisce alla lavanda la sua particolare profumazione in grado di svolgere un’azione rilassante e il linaiolo, dal notevole potere antimicrobico, antinfiammatorio e antisettico.
Per questa ragione viene utilizzata frequentemente per fronteggiare le malattie da raffreddamento, anche nei bambini, come bronchite, tosse, sinusite, catarro, attraverso suffumigi (anche in associazione al bicarbonato) o frizioni locali.
La sua capacità rilassante allo stesso tempo la rende un valido aiuto per combattere l’ansia, il nervosismo e l’insonnia. Qualche goccia di essenza di lavanda, massaggiata sulle tempie, si rivela utile in caso di emicrania, tensione e stress.
Ma la lavanda vanta anche effetti benefici sulla pelle. Grazie alle sue proprietà cicatrizzanti è particolarmente utile in caso di ferite, tagli, punture d'insetti e infiammazioni della cute in generale.
Qualche goccia di olio essenziale, diluito con un po’ di olio di oliva e strofinato sulla pelle, può lenire irritazioni e regalare sollievo in caso di punture di zanzare, meduse e bruciature.
Quel che è sorprendente oggi è che questa preziosa e antichissima pianta venga sempre più spesso presa in considerazione (oltre che per le sue proprietà salutari), grazie alla sua caratteristica profumazione e alla sua capacità aromatizzante, come un complemento culinario per valorizzare alimenti e pietanze.
Lo spiega bene Luca Gagliardi, chef del ristorante storico La Rampina di San Giuliano Milanese e allievo del tristellato Westermann nonché di Gualtiero Marchesi ai tempi dell’Albereta: “L’idea di sperimentare la lavanda in cucina nasce in principio dai miei ricordi. Da piccolo trascorrevo le estati nella villa di famiglia in campagna nella marche e vicino casa c’era una distesa immensa di lavanda. Utilizzando la lavanda volevo ricreare i profumi e le sensazioni della campagna".
"Sperimentando piatti e abbinamenti - continua lo Chef - "ho scoperto che può essere molto interessante da un punto di vista gastronomico per esaltare gusti e sapori, regalare una sentore fresco e particolare. Può essere utilizzata sotto forma di foglie (se si cerca un gusto più delicato) o di fiori (freschi o fatti essicare) in relazione ai piatti a cui si vuole associare. Le foglie sono adatte ad esempio ad aromatizzare la carne (insieme ad altre spezie come maggiorana e rosmarino), i fiori hanno un profumo più forte, che può essere smorzato lasciandoli in infusione nel latte tiepido. Io li abbino spesso alle verdure (soufflé), ai dolci (ad esempio panne cotte), ai risotti. Il risultato è gradevole, stuzzicante, leggero”.
Soufflé all'ortica con crema di patate viola e lavanda di Luca Gagliardi
Ingredienti
200 g di panna fresca liquida, 200 g di latte fresco, 50 g d’ortiche bollite e frullate, 3 uova, sale, pepe, 20 g di formaggio Grana Padano, 100 g di patate viola bollite, pochi fiori di lavanda naturali non trattati (lasciati essicare)
1)Preparate il soufflé
mischiando in una bastardella le uova intere, la panna, il latte, il sale, poco pepe bianco e il grana insieme alla crema d’ortica (ottenuta dall’ortica precedentemente frullata), imburrate gli stampini da 120ml riempiendoli con il composto, quindi cuocete a bagnomaria a 160° per circa 20 minuti.
2)Per la crema di patate pelate le patate viola, e fatele bollire in acqua salata, una volta cotte frullate con poco latte e un pizzico di sale.
3) Per il crumble miscelate 30 gr di pane grattuggiato con 10 g di burro e 10 g di farina e 2 g di lavanda essiccata. Stendete in una placca da forno e lasciate cuocere a 210° per 4 minuti circa.
4) Impiattate predisponendo in una fondina a specchio la crema di patate viola calda, ponendo al centro il soufflé d’ortica, spolverandolo con il crumble di pane e lavanda. Servite caldo.
Elisa Nata
aggiornato agosto 2023