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Lattosio: sai che fa bene?

News ed EventiBenessereLattosio: sai che fa bene?

Non è inutile, come si pensa. Perché ha tanti effetti positivi, soprattutto su chi fatica a digerirlo

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È arrivato il momento di riabilitare il lattosio, lo zucchero che da neonati succhiamo con il latte materno e che poi continuiamo ad assorbire consumando il latte e i suoi derivati. Demonizzato da anni, come dimostra il successo dei prodotti “lactose free“, in realtà non è affatto un nutriente inutile e privarsene significa rinunciare a tanti benefici.

Il lattosio ha numerosi effetti positivi sull’organismo umano, tanto che persino l’OMS (Organizzazione mondiale per la salute) non ne stabilisce dei limiti giornalieri, a differenza di quanto accade per gli altri zuccheri, di cui consiglia la riduzione. Scopriamo insieme i tanti buoni motivi per non rinunciare al lattosio.

lattosio

Ha un basso indice glicemico
Il lattosio è uno zucchero semplice, che si trova solo nel latte e nei suoi derivati, ed è considerato “slow”, perché viene metabolizzato lentamente. Quindi, non alza bruscamente il livello degli zuccheri nel sangue: per questo il lattosio ha un basso indice glicemico.

È composto da due zuccheri: il glucosio e il galattosio. Quest’ultimo contribuisce al corretto funzionamento di molti meccanismi fisiologici dell’organismo, come la crescita delle cellule e il funzionamento del sistema immunitario. Inoltre il galattosio è fondamentale per lo sviluppo cerebrale di bambini e ragazzi, nella cui alimentazione non dovrebbero mai mancare le tre porzioni giornaliere fra latte e yogurt e le due settimanali di formaggio.

Migliora l'assorbimento di calcio e zinco
Il lattosio migliora la capacità di assorbire il calcio, presente in grandi quantità nel latte e nei suoi derivati. E lo fa in particolare in chi ha una bassa attività della lattasi, l’enzima che lo digerisce. Una buona ragione per continuare a consumare latte e formaggi che apportano naturalmente il lattosio.

Questo vale anche per i bambini e i ragazzi: da alcuni studi è emerso che quelli che seguono una dieta a basso contenuto di lattosio introducono quantitativi di calcio inferiori rispetto a quelli raccomandati per la crescita e la mineralizzazione ossea. Quest’abitudine può ostacolare il raggiungimento del picco di massa ossea, e può quindi predisporre all'osteoporosi in età adulta.

lattosio

Favorisce la salute dei denti
Sappiamo tutti che gli zuccheri favoriscono la carie dentale. Il lattosio, però, lo fa meno degli altri: il suo effetto cariogeno è la metà di quello di glucosio o saccarosio. Ed è anche attutito dalla presenza nel latte di alcuni nutrienti (come calcio, fosforo e proteine) che esercitano effetto protettivo sulla salute orale. Infatti, il lattosio arriva nel nostro organismo in una matrice alimentare che è amica dei denti, perché capace di abbassare il livello del pH della bocca riducendo così il rischio di sviluppare la carie.

Non ti fa abboffare di zuccheri
Il lattosio ha un basso potere dolcificante e viene percepito in media come il 30% meno dolce del saccarosio. Questi due aspetti sono probabilmente le ragioni per cui il lattosio non provoca dipendenza (psicologica, ovviamente) e non interferisce con la percezione del senso di sazietà, spingendo a mangiare di più.

Quindi, a differenza degli altri zuccheri, il lattosio non induce a consumarne di più e non favorisce il rilascio dei mediatori che provocano l’effetto di ricompensa (come endorfine e dopamina), inducendo a buttarsi sugli alimenti ricchi di zuccheri.  

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Se non lo digerisci, l'intestino ringrazia
Fatichi a digerire il lattosio o ne hai assunto troppo? Tanto meglio, perché così ne sfrutti l’effetto prebiotico, simile a quello delle fibre. Infatti il lattosio sfuggito alla digestione, una volta arrivato nel colon, ha un doppio compito: favorisce la regolarità intestinale (in particolare in chi soffre di stipsi) e serve come substrato per la flora intestinale, potenziando le attività saccarolitiche e favorendo la crescita di bifidobatteri e lattobacilli.

Dunque, il lattosio ha una doppia capacità di migliorare il microbiota intestinale. E, paradossalmente, di farlo soprattutto in chi ha una ridotta capacità di digerirlo e che, quindi, spesso preferisce i prodotti “lactose free”. Privandosi, così, di questi effetti benefici del lattosio.

Di Manuela Soressi
ottobre 2022

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