Di trasmissioni di cucina ce ne sono fin troppe, dice qualcuno, ma fare spazio – largo spazio! – anche per questa potrebbe non essere una cattiva idea: ai fornelli si esibisce infatti la diva Platinette, che ha le carte per incuriosire e divertire i suoi telespettatori.
Prosciuttone di Parma portato disinvoltamente a spalla a mo’ di borsettone, Platinette, alias Mauro Coruzzi, è concentrata su una tradizione culinaria specifica, ossia quella della sua città natale, Parma, appunto.
Lo stile della trasmissione potrebbe incarnarsi in una parola: “scorrettezza”. Rispetto ai cliché del bon ton da chef master e pluristellati. Vietate le varie cucine molecolari piuttosto che di tendenze novelle, vietate le paranoie da impiattamento perfetto e soprattutto – soprattutto! – vietate le microporzioni.
In scaletta sei puntate, in ognuna delle quali vengono proposte due ricette: un primo piatto o un piatto unico, e un dolce o un liquore. Le ricette sono quelle personali di Platinette-Mario, che le ha raccolte a partire da quelle della sua mamma, cuoca eccezionale, e messe a punto in anni e anni di rapporto di amore-odio verso il cibo. E tale dualità si esprime nel gioco in scena tra l’incontenibile Platinette, e il più serio ed equilibrato Mauro, che dialogheranno durante la preparazione dei piatti.
Se vi siete persi la torta fritta e il liquore di cent’erbe preparati nella prima puntata, sintonizzatevi ogni venerdì fino al 31 marzo su La5 in seconda serata, per scoprire il tortello di erbetta e la Torta Ungherese, l’abbinamento cipollata - liquore alla violetta; e ancora un bel bollito misto e tiramisù alla violetta di Parma, la Vecia al caval pist e la torta Duchessa di Parma. E per finire una Bomba di piccione e torta della Nonna. Il tutto condito dal carisma canzonatorio della drag queen più amata del Paese.
Carola Traverso Saibante
marzo 2017