Ha un fascino aperto e amichevole, la Grecia, con alle spalle una storia – anzi, una Storia – vecchia di due millenni, a partire dall’800 a.C. Uno dei paesi più antichi al mondo, una civiltà dalle radici arcaiche che sono sotto i nostri occhi ancora oggi – ci sono 18 siti del patrimonio mondiale dell'UNESCO in Grecia, tra cui l'Acropoli di Atene, la città medievale di Rodi, il Tempio di Apollo, il sito archeologico di Delfi, i Monasteri delle Meteore – che contribuiscono a ricordarne l’importanza storica, insieme a una capitale che rimane la più antica al mondo, Atene.
Con un passato incredibile e un presente ricco e vibrante, c'è tanto da apprezzare in questa bellissima terra, che offre un ambiente naturale mozzafiato, con sedicimila chilometri di coste, seimila isole di cui solo 227 sono abitate (le altre ospitano solo piante e animali), calde e cristalline acque blu, montagne imponenti e colline ricoperte di verde. Ma parliamo di cibo.
Food & Travel
In un paese dove regna sovrana la dieta mediterranea, il pesce più che la carne campeggia nei menu, insieme a molta frutta e verdura, pani deliziosi, vino e naturalmente olio d’oliva – dopo l’Italia e la Spagna, la Grecia ne è il terzo produttore al mondo. La leggenda vuole che il forte legame della Grecia con le olive abbia avuto inizio quando la dea Atena regalò un ulivo alla città di Atene, a lei dedicata. Da quel momento in poi, le olive sono state al centro delle abitudini alimentari della città e del Paese.
Parlando di olive, una meta poco conosciuta ma molto interessante è il Sentiero degli Uliveti a Messenia (foto sopra) la terra di Sparta, nel sud–ovest del Peloponneso: acri di olivi secolari dalle foglie argentee (foto sopra), allineati per una facile raccolta, si snodano tra i frantoi sparsi per la campagna. Ideale sarebbe visitare la zona nel periodo della raccolta – un’esperienza speciale: si stendono le reti, si battono con un bastone i tronchi o i rami nodosi e si osserva la caduta delle olive. E poi si va al frantoio, ce ne sono di tradizionali e di moderni. Ben il 95% dell'olio d'oliva prodotto in Messenia è extravergine.
La degustazione di olio al frantoio è un altro momento da non perdere, non ha nulla da invidiare a quella del vino: si parlerà di acidità (più bassa è, meglio è), di varietà (nella Messenia dominano le cultivar Kalamata per il consumo e Koroneiki per un olio extravergine superiore), di aromi (erba appena tagliata, frutta tropicale…) e gusto (amaro, piccante...).
Le tipiche olive Kalamata, grosse, nere e particolarmente carnose, a forma di mandorla e dal colore marrone–viola intenso (foto sopra), possono chiamarsi così solo se provengono effettivamente dalla regione, in quanto si tratta di una denominazione di origine protetta DOP. Ideali nella classica insalata greca, così come in qualsiasi altra insalata mediterranea, una tira l’altra.
Chi è più interessato a Dionisio, si perderà volentieri negli Itinerari del Vino nella Valle di Nemea (foto sopra) nel Peloponneso nord-occidentale, una zona già descritta da Omero come “co9lma di vini”. Qui si trovano i vitigni posti ad altitudini elevate, fino ai 900 metri, dell’uva aromatica agiorgitiko (uva di San Giorgio), unica varietà ammessa nella locale OPAP (Designazione di origine controllata) ed è possibile compiere tour di vigneti e cantine con degustazioni di vini accompagnati da prodotti locali.
Rimanendo in tema di alcolici, i più curiosi e audaci si recheranno sull’isola di Chios, nel Mar Egeo settentrionale, unico luogo al mondo dove si produce un liquore aromatizzato al mastice (foto sopra; una resina ottenuta localmente dal lentisco con particolari tecniche, tanto che l'UNESCO ne ha inserito la coltivazione nel 2014 nel’elenco del Patrimonio Culturale Immateriale), il Masticha, un prodotto a denominazione di origine protetta dell'isola di Chios.
La vivace Salonicco, città portuale della Macedonia, situata sul Golfo Termaico del Mar Egeo, ospita nel centro dell’antico quartiere ebraico il mercato Modiano (foto sopra) costruito nel 1922 dall’architetto italiano di cui porta il nome, con le sue gallerie dell’epoca con i soffitti di vetro, ricche di negozi di spezie, carne, pesce, formaggi, e molto ancora; all’interno non mancano piccole taverne dove assaggiare la cucina del posto. In Piazza Athonos, nel centro della città, trovate tutti i tipi di spezie, tè, frutta secca, frutta e verdura, pesce e formaggio e tradizionali taverne che offrono impareggiabili mezedes (assaggini, antipasti).
Da provare i tipici koulouri e tsoureki di Salonicco, i primi i classici anelli di pane croccante di sesamo (foto sotto) ormai diffusi in tutto il paese ma che originano qui, il secondo un dolce di pan brioche ripieno di castagne, noci, frutta guarnito con cioccolato bianco o fondente, declinato in innumerevoli combinazioni golosissime. In versione dolce o slata, va assaggiata la bougatsa, focaccia di pasta fillo farcita di crema, zucchero a velo e cannella oppure di formaggio, carne macinata o spinaci.
Forse non sapete che… (qualche curiosità)
Creato alla fine del IX secolo a.C., l’alfabeto greco – in uso ancora oggi – ha davvero superato la prova del tempo: inoltre, è stato anche il primo alfabeto ad avere lettere distinte per vocali e consonanti, migliorando l'alfabeto fenicio precedentemente utilizzato in Grecia.
Il colori bianco e blu, presenti nella bandiera greca come pure nell’architettura tipica delle isole (foto sotto), specie le Cicladi, sono così presenti perché il primo riflette il calore del sole, mantenendo l’interno della case più fresco, mentre il secondo simboleggia il mare e soprattutto la libertà , molto cara ai greci. Si dice che durante il dominio turco (che durò 400 anni), i greci non potendo esporre la loro bandiera dipinsero le case di bianco e blu. Oggi le nove strisce orizzontali della bandiera greca rappresentano le nove sillabe del motto “Eleftheria i Thanatos”, cioè “Libertà o morte”.
Blu è anche la definizione delle zone al mondo in cui l'ambiente è particolarmente favorevole alla vecchiaia, con gli abitanti che raggiungono età decisamente avanzate: in Grecia Zona Blu è l'isola di Ikaria, dove è stato riscontrato che i residenti hanno probabilità assai maggiori – rispetto al normale – di raggiungere l'età di novant’anni e più. Anche l’Italia ha la sua Zona Blu, la Sardegna: al mondo ce ne sono solo solo altre tre – Nicoya in Costa Rica, Okinawa in Giappone e Loma Linda in California.
Francesca Tagliabue
maggio 2022
Si ringrazia l’Ente Nazionale Ellenico per il Turismo
www.visitgreece.gr