Artigianale, questo sì. In vaschetta, nel cono, in coppetta... L’importante è che sia gelato. Nel corso degli anni, sono stati inventati una miriade di gusti di gelato, alcuni davvero deliziosi e altri – bisogna dire - piuttosto strani. Sicuramente in tanti pensano di aver provato ormai tutti i gusti in commercio, ma è un’illusione - sono così tanti i gelati proposti ogni anno che è quasi impossibile tenerne traccia.
La giornata dei gusti creativi del gelato nasce negli Stati Uniti, Paese che fino a un anno fa deteneva il record del maggior consumo mondiale di gelato, con una media di consumo a persona di 20.8 litri all'anno, battuto oggi dalla Nuova Zelanda che si posiziona leader mondiale con un consumo pro capite di 28.4 litri all'anno di gelato. Il presidente Ronald Reagan nel 1984 dichiarò il mese di luglio il mese ufficale del gelato perché voleva commemorare una delizia apprezzata da oltre il 90 percento degli popolazione statunitense, con la giornata del primo del mese dedicata in particolare ai Creative Ice Cream Flavours, ai gusti più “creativi” e insoliti.
Alcuni si sono diffusi all’estero, altri invece sono arrivati anche in Italia, dando vita a quelle che sono le ultime tendenze in fatto di gelato. Abbiamo visto arrivare senza scomporci gelati al tè macha, al kefir, al mochi, al gelso e al melone con lo zenzero.
I gelati gourmet
Abbiamo assaggiato le creazione gastronomiche di chef e gelatieri esperti, accostamenti bilanciati e anche salati, come il gelato al Parmigiano Reggiano (foto sopra) che, diffusosi principalmente come gelato gastronomico, è nato in abbinamento ad alcuni piatti. Dal gusto dolce e allo stesso tempo un po’ salato, è uno di quei gelati da provare almeno una volta nella vita.
C’è anche il gelato al gusto pizza, realizzato in una prima fase negli Stati Uniti con aglio, pomodori, formaggio e origano. Più di recente, la formula del gelato alla pizza napoletana è stata presa in mano, migliorata e resa gourmet da Gino Sorbillo con Casa Infante, a Napoli, dove la base cremosa è stata preparata con fior di latte, confettura di pomodori san Marzano e sbriciolata di pizza (foto sotto).
Profumato anche il gelato al rosmarino, proposto per la prima volta al pubblico dalla gelateria Jeni’s Splendid Ice Creams, Ohio. In Italia è stato subito “adottato” da chef e gourmet. Abbinato a un arrosto di carne o a fine pasto su un croccante di nocciole, il gelato al rosmarino sta conquistando i palati.
Gelato al pane: oggi ne esiste una variante per ogni tipologia di pane (o quasi): alla piadina, al pane toscano, integrale, brezel. In arrivo il gelato di pancake, da abbinarsi al variegato al succo d’acero.
Francesco Palmieri, maestro gelatiere, docente e formatore, uno dei massimi esperti di gelato in Europa, ci spiega che quest’anno a Manfredonia prepara il gelato alla crema al gorgonzola con le noci; quello alla crema di mortadella, che propone in un cannolo tipo quello siciliano, spolverizzata di granella di pistacchio alle estremità; il sorbetto ai peperoni, da servire con insalata, il gelato alla ricotta, mescolato a canditi e servito rigorosamente in un cannolo siciliano.
Gusti curiosi che possono stuzzicare e ingolosire, ma niente in confronto a quanto gli amanti del gelato del Pianeta possono osare. Ecco qualche esempio di stravaganze vere, le provereste?
Gusti molto creativi – diciamo “forti” (i puristi sono avvisati)
Non sono per tutti i Gelati al peperoncino: The Ice Cream Store, in Delaware (USA) ha lanciato il gelato al ghost pepper, una delle varietà di peperoncino più forti esistenti al mondo, tanto che per mangiarlo bisogna avvisare il cameriere prima di assaggiarlo. Il Ghost Pepper Ice Cream è composto da vaniglia coperta di salsa di fragola infusa con questo peperoncino. L'Aldwych Cafe di Glasgow ha lanciato Breath of the Devil, il Respiro del Diavolo, 500 volte più piccante della salsa Tabasco. È talmente hot che i clienti devono avere 18 anni e firmare una liberatoria prima che venga consegnato al banco, e il personale del bar deve indossare i guanti quando distribuisce le palline di gelato (foto di apertura).
Gelato all’Haggis: nato in Scozia, è ora prodotto dalla nota azienda americana Ben & Jerry’s. Ricordiamo che l’haggis scozzese è un insaccato di interiora di pecora, grasso di rognone e farina d’avena. Il gusto (foto sopra) si trova in molte gelaterie scozzesi.
Diffuso nell’Alaska occidentale e in tutto il Canada è il gelato eschimese akutaq, tradizionalmente preparato mecolando bacche come mirtilli rossi, pesce, vegetali e radici della tundra con olio o grasso animale.
Meno “pauroso” dei precedenti è il gelato All Black, proposto da una gelateria di Los Angeles, la Little Damage Ice Cream Shop (foto sopra). Il loro pezzo forte è questo gelato tutto nero, cono compreso, che deve il suo colore al carbone attivo. Completamente nero anche il gelato Coconut Ash, che viene da New York: si ottiene da bucce di noci di cocco… bruciate.
In Giappone piacciono i gelati alla verdura: tra i gusti che vanno per la maggiore è la patata dolce (o patata americana) ma anche il gelato al wasabi (foto), che pare sia stato creato in una gelateria di New York City, il Sundaes and Cones, e poi “esportato”. O viceversa, dipende a chi lo chiedete. Questo gelato dal tocco esotico è caratterizzato dal gusto piccante di una delle salse giapponesi più amate. In tempi recenti è stato rivisitato da alcuni chef; si sposa molto bene con il sesamo. Sempre nel paese del Sol levante, gustano un gelato al nero di seppia e calamari, anch’esso completamente nero, che sta conquistando tutta l’Asia, dal Giappone alla Corea. Qui si trova anche il gelato al curry, speziato e piccante e molto apprezzato. In Italia, arriverà e farà tendenza il gelato al gusto di cioccolato bianco al curry.
Più addomesticato il gelato alla birra (foto sopra) in Germania è diventato un’istituzione. Sarcletti, cafè gelateria a Monaco di Baviera, in occasione dell’Oktoberfest produce un gelato bavarese alla birra, dove sapore cambia a seconda della tipologia utilizzata: gli appassionati di questa tipologia di gelato sembrano preferire quello alla Guinness, un sapore più ricco che si abbina bene con il cioccolato. Della birra pare conservare solo il sapore, però, e non la gradazione alcolica. Sul sito della Guinness si trova la ricetta per preparare il gelato a base della famosa stout irlandese. In Italia è possibile trovare il gelato alla birra in abbinamento a piatti di pesce.
La lista non finisce qui, sappiamo di gusti veramente pazzi come uova di coccodrillo, polpo, gamberetti, bacon croccante, fish & chips e gelato all'aglio. In Francia amano il delicato gelato alla lavanda ma ne propongono anche uno al caviale e uno al foie gras. Pare addirittura che per un party privato sia stato creato un gelato al viagra, di un colore pericolosamente simile a quello del gusto Puffo…
In questa giornata ( e non solo), dimenticati i sapori convenzionali di cioccolato, vaniglia e fragola, chi vuole osare potrà regalare alle sue papille gustative una vera avventura!
Francesca Tagliabue
luglio 2022
Crediti foto gelato al Parmigiano Reggiano Dop, fonte Consorzio Parmigiano Reggiano