Maestro del paradosso, Woody Allen sosteneva: “Ho smesso di fumare. Vivrò una settimana in più e in quella settimana pioverà a dirotto”.
Non sembra, però, che questa nuova dieta possa essere attaccata dal cinismo surreale del regista newyorkese. A differenza di altri metodi di dimagrimento che appaiono spesso fantasiosi e cervellotici, la dieta mima-diguino (Dmd) ha una seria base scientifica.
Ma in cosa consiste? È estremamente semplice: ogni 3-6 mesi, in base al metabolismo e alla massa corporea del paziente, per 5 giorni di seguito bisogna seguire una alimentazione a basso contenuto di proteine e a bassissimo contenuto di zuccheri. Prima e dopo si può seguire un regime alimentare normale, ovviamente senza esagerare.
Secondo il dottor Valter Longo, autore e sperimentatore della dieta, direttore dell’Istituto di longevità della University of Southern California, la Dmd favorisce un miglioramento della salute e un abbassamento dei fattori di rischio associati all’invecchiamento (malattie cardiovascolari, diabete, obesità e cancro). Sottolinea che l’invecchiamento viene rallentato perché la Dmd stimola la rigenerazione dei tessuti basata sulle cellule staminali: rafforza il sistema immunitario, elimina le cellule danneggiate e favorisce la formazione di nuove cellule, con un processo simile a quello che avviene durante la fase di crescita dell’individuo.
La sperimentazione è durata cinque anni. In una prima fase Longo ha lavorato sui lieviti, semplici organismi unicellulari, che hanno in comune con l'uomo metà dei geni e hanno permesso allo scienziato di scoprire i meccanismi biologici innescati dal digiuno a livello cellulare e molecolare. Poi il ricercatore è passato ai topi: cicli di 4 giorni di Dmd 2 volte al mese hanno prolungato dell'11% la durata della vita dei roditori.
Le 19 “cavie” umane sulle quali è stato provata hanno ottenuto risultati simili a quelle di laboratorio, con una teorica prospettiva di 10 anni di vita in più. Ora la sperimentazione si è allargata a 70 volontari e, presto, verranno pubblicati i risultati. Se confermati, sarà possibile a medici e dietologi raccomandare questa dieta. La Dmd, sottolinea Longo, deve essere seguita sotto stretto controllo medico. Ulteriore conferma, questa, della serietà della ricerca.
Mauro Cominelli
23 giugno 2015