Forse non tutti sanno che questa pratica ha inizio con gli antichi Romani, anche se sull’origine del termine “mancia” ci sono bizzarre teorie ed evoluzioni del nome. Don Chisciotte? Non c’entra
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Gratifica o dono, la mancia oggi è intesa come ricompensa a chi ci ha reso un servizio, in aggiunta al compenso dovuto. L’usanza di dare un piccolo regalo o premio in denaro a qualcuno pare derivi dal latino anticogratuitus, cioè ‘gratuito, gratuitamente donato’ da cui sarebbe derivato il latino medievale gratuitas, che è il primo nome ufficiale della mancia. In inglese, il termine è gratuity ancora oggi, spesso soppiantato dal più informale ‘tip’.
Una consuetudine antica condivisa dai popoli Nel medioevo, un servitore riceveva denaro extra per essersi comportato in modo superbo: gli aristocratici, solitamente in situazioni pubbliche, davano piccole somme di denaro per sfoggiare la loro ricchezza e dimostrare che potevano permettersi di regalare soldi. L’esistenza di una parola precisa per indicare “denaro dato per favori o servizi” è testimoniata per la prima volta nel Cinquecento, quando la pratica della mancia inizia nell'Inghilterra dei Tudor. Nel XVII secolo, era consuetudine rispettata che gli ospiti che pernottavano in case private regalassero piccole somme di denaro, note come “veli”, alla servitù della casa ospitante, in ringraziamento per il lavoro supplementare che la loro presenza procurava allo staff di casa. In breve tempo, i clienti dei caffè londinesi, alle terme e in altri esercizi commerciali iniziarono a lasciare la mancia. Nel XVIII secolo, nelle grandi metropoli, numerosi ragazzini armati di ramazze si trovavano nelle strade centrali, pronti a spazzare liquami e rifiuti davanti a dame e gentiluomini, in cambio di una mancia.
In alcune lingue, questo vocabolo si traduce come “denaro per bere” o simili: oltre al classico pourboire in francese, abbiamo infatti trinkgeld in tedesco, drikkepenge in danese, drinksilver in scozzese e napiwek in polacco: questi particolari termini derivano dall'usanza, da parte del padrone di casa, di invitare un servitore a bere un bicchiere in onore di un ospite, pagandolo, per onorare l’ospite che, si spera, mostri altrettanta generosità.
Ma la mancia vera e propria da dove viene? Ci sono due curiose teorie che fanno risalire al francese antico “manche”(che significa manica) l’origine del termine. La più fantasiosa considera un’usanza durante i tornei medievali: le belle dame regalavano al cavaliere del cuore una delle maniche dei loro vestiti, come segno d’amore e augurio per la vittoria. Legata alla corazza del cavaliere, la manica svolazzava al vento come una bandiera; in seguito, la parola francese “manche” è stata tradotta a orecchio in “mancia”, a significare genericamente regalo e dono.
Più prosaicamente, la seconda tesi si rifà all’usanza in auge presso le grandi corti europee - e quindi anche in Francia - di non corrispondere un salario alla servitù che godeva solo di vitto, alloggio e un vestito nuovo, che doveva durare tutto l’anno. Le maniche di questo unico vestito, usato tutti i giorni, erano la prima cosa che si consumava e rovinava: da qui, come ricompensa per un servizio ricevuto, il nobile di turno regalava una piccola somma di denaro, la manche, un modesto corrispettivo economico che serviva appunto a sostituire le maniche lise. Nella Francia di oggi non si usa più questo termine, ma il più simpatico pourboire.
Oggi? A ogni paese le sue usanze Le mance e il loro ammontare sono una questione di etichettaeconsuetudini sociali che variano da Paese a paese e da contesto a contesto. L'importo abituale della mancia può corrispondere a una determinata percentuale del conto in base alla qualità percepita del servizio offerto. A volte nei ristoranti e in strutture simili viene aggiunta una percentuale fissa di costo del servizio al conto. Negli Usa e in Canada le mance al ristorante sono obbligatorie, mentre in Giappone lasciare la mancia è considerato un gesto offensivo, perché svolgere al meglio il proprio lavoro è considerato doveroso e non serve percepire soldi in più per essere incentivati. Nei Paesi europei la mancia è a discrezione dei clienti. Dal 1700, nel golf, è consuetudine dare la mancia ai caddy che portano le mazze ai giocatori.
C’è un legame con la patria di Don Chisciotte de La Mancha? Nessuno. Il nome di questa famosa regione spagnola viene da una trasposizione dell’arabo Al-Mansha, cioè ‘la terra secca’. Un terminologia davvero corretta.