Chi non ricorda la magia del 6 gennaio? Con tutte le calze appese al caminetto? L'attesa della misteriosa vecchina che porta dolciumi per tutti, la speranza di trovare all'interno meravigliose sorprese... La festa "che tutte le altre si porta via" va onorata al meglio, anche perché anticipa l'inevitabile ritorno alla quotidianità. Per renderla ancora più gioiosa si può arricchire il rito qualche tocco fai da te, nascondendo tra cioccolati e caramelle alcune delizie fatte in casa e, perché no, allestendo una colazione speciale con una dolce a tema.
È curioso scoprire (e magari raccontare ai più piccoli) da dove deriva la tradizione di riempire le calze di varie bontà. Le origini di questo rito sono incerte e varie, anche se l'usanza dei doni ha un sicuro valore propiziatorio e di rinnovamento legato all'inizio del nuovo anno.
L'immagine della vecchina si fa risalire al XII secolo quando iniziò a diffondersi un racconto che legava la figura della vecchina al viaggio dei Re Magi. Sembra infatti che questi, non riuscendo a trovare la strada per Betlemme, persi nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, chiesero informazioni a un'anziana signora che sgarbatamente si rifiutò di ascoltarli. In seguito, la donna, pentita della scortesia, preparò un sacco pieno di dolci e si mise a cercarli, fermandosi a ogni casa a donare dolciumi ai bambini, sperando di incontrare tra loro il bambin Gesù.
Come spesso accade la tradizione cristiana si innesta su diverse ritualità pagane, legate al solstizio d'inverno, come quella, documentata in alcuni paesi soprattutto del Nord Europa, di bruciare una vecchia di paglia. Una leggenda dell'antica Roma vuole che Numa Pompilio, secondo re dei sette, fosse solito ricevere dei doni depositati in una grotta da una ninfa proprio durante il periodo del solstizio d'inverno.
E il carbone?
Inizialmente i doni della Befana sarebbero stati frutta secca, mele, arance: offerte primiziali in funzione, come si è detto, propiziatoria. Successivamente vennero introdotti i dolci e poi il carbone. Questo antico simbolo rituale dei falò, inzialmente veniva inserito nelle calze in ricordo del rinnovamento stagionale. Poi fu la cultura cattolica che trasformò il carbone in simbolo di punizione per i bambini che si erano comportati male durante l'anno.
Per onorare queste antiche tradizioni, niente di meglio che preparare ghiottonerie home made da donare il 6 gennaio, ben confezionarte e racchiuse nelle calze, una per ogni membro della famiglia.
Si prepara a Ferrara in tutto il periodo delle feste natalizie. La forma tradizionale è a pagnottella, ma noi - per celebrare il 6 gennaio - ve lo proponiamo a forma di calza, allegramente decorato con confettini colorati.
250 g di farina 00 - 50 g di cacao amaro - 200 g di cioccolato fondente -150 g di zucchero di canna - 30 g di scorza di cedro candita - 40 g di scorza d'arancia candita - 100 g di mandorle - 30 g di nocciole - una punta di pepe - un pizzico di noce moscata - un pizzico di cannella - 3 chiodi di garofano - 4 cucchiai di zucchero a velo - confettini colorati
Sciogliete lo zucchero di canna con 1,5 dl d'acqua e lasciate intiepidire. Riunite la farina in una ciotola con il cacao, le mandorle, le nocciole e 50 g di cioccolato tritati, i canditi a dadini e le spezie. Versate lo sciroppo e impastate unendo, se necessario, qualche cucchiaio d'acqua tiepida, fino a ottenere un composto consistente ma non troppo asciutto. Modellatelo a forma di calza con le mani unte d'olio. Disponete il pampepato su una placca rivestita di carta da forno, coprite con pellicola e lasciate riposare per una notte a temperatura ambiente. Eliminate la pellicola, cuocete in forno già caldo a 160° per un'ora e fate raffreddare. Spalmatevi sopra il cioccolato rimasto sciolto a bagnomaria. Mescolate lo zucchero a velo con un filo d'acqua e decorate con la glassa ottenuta e i confettini.
Questi biscotti impreziositi da una copertura di marzapane e zuccherini sono belli da vedere e golosi da mordere!
250 g di farina - 50 g di burro - 2 tuorli - 120 g di zucchero semolato - 1 panetto di marzapane pronto - 20 g di zucchero a velo - la scorza di 1 limone - coloranti alimentari - zuccherini colorati
Impastate velocemente farina, burro, tuorli e zucchero. Formate un panetto, avvolgetelo in pellicola e fate riposare la frolla 30 minuti in frigo. Stendetela a 34 mm di spessore e, con una formina a stella, ricavate i biscotti. Allineateli su una placca, coperta con carta da forno, e cuoceteli a 200° per 10-12 minuti. Sfornateli e fateli raffreddare. Dividete il panetto di marzapane in due parti, una un po' più grande dell'altra. Tingete la parte più piccola con un colorante a scelta. Stendetele entrambe a 2 mm di spessore e ritagliate dalla più grande stelle delle dimensioni dei biscotti, da quella colorata stelle più piccole. Inumidite d'acqua un lato delle figure di marzapane e sovrapponetele ai biscotti, con la parte bagnata verso il basso. Decorate con gli zuccherini colorati e lasciate asciugare.
Fare in casa il torrone? È possibile! Partendo da un impasto a base di soffici marshmallow.
300 g di cioccolato fondente all'80% - 30 g di burro - 60 g di sciroppo d'acero - 12 marshmallow alla vaniglia e al lampone - 80 g di uvetta bionda e ciliegie essiccate - 30 g di pistacchi - 4 biscotti speziati - 8 confetti al pistacchio - 1 cucchiaio di noccioline americane pralinate - 50 g di cioccolato bianco
Rivestite di carta forno una teglia da 20x30 cm. Spezzettate il cioccolato fondente e scioglietelo a bagnomaria in una bastardella con il burro e lo sciroppo di acero. Intanto riunite in una ciotola i marshmallow tagliati a pezzetti con le forbici, l'uvetta e le ciliegie essiccate, i pistacchi e i biscotti sbriciolati grossolanamente. Aggiungete il cioccolato fondente fuso e mescolate con un cucchiaio. Distribuite la preparazione nella teglia in uno strato uniforme. Guarnite subito con le noccioline e i confetti spezzettati. Sciogliete a bagnomaria il cioccolato bianco e fatelo colare a fili irregolari sulla superficie del torrone. Fate raffreddare e tagliate il torrone a strisce lunghe e strette.
Camilla Rocca
Aggiornato Gennaio 2024