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Il vino italiano sbaraglia la concorrenza e una nuova generazione di esperti entra in campo

News ed EventiEventiIl vino italiano sbaraglia la concorrenza e una nuova generazione di esperti entra in campo

Grande successo dei vini italiani a Vinitaly 2014. Sempre più giovani scelgono la laurea in viticoltura

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Pacche sulle spalle e tanto ottimismo accompagnano la conclusione del 48° Vinitaly che, ancora fino a domani, raccoglie a VeronaFiere ben 4100 espositori del settore vinicolo. Sono la vetrina di un comparto italiano che non solo vale oltre 12 miliardi di euro e dà lavoro a 1,2 milioni di addetti, ma sta scalando le vette del gradimento internazionale. A confermarlo il record dell’export che, raggiungendo i 5 miliardi, mostra una crescita del 7,3% rispetto all’anno precedente e ci dice che nel 2013 è avvenuto il sorpasso tra ciò che esportiamo e ciò che beviamo in casa.

C’è poi il primato dell’esportazione (il 21% delle bottiglie che viaggiano per il mondo sono italiane) e la soddisfazione di una richiesta straniera che riguarda soprattutto l’alta qualità.Tant’è che all’estero, sempre più spesso, aprono scuole di degustazione del prodotto italiano, negli eventi più eleganti si stappano le nostre bottiglie ed è ritenuto sofisticato sfoggiare conoscenze sulle etichette del Belpaese.

Siccome poi non c’è alta qualità senza il coinvolgimento di grandi esperti, ecco che anche questi ultimi stanno aumentando o almeno si apprestano a farlo. È infatti boom per le iscrizioni al corso di laurea in Viticoltura ed Enologia dell’Università Statale di Milano che, negli ultimi 4 anni, ha registrato un incremento del 38%. “Gli studenti che hanno scelto di specializzarsi nel vino – spiega la Coldiretti Lombardia – sono passati dai 319 del 2010 ai 444 di oggi”. Ancor maggiore, in percentuale, l’interesse delle ragazze, che rispetto al 2010 hanno fatto sentire la propria presenza per un 48% in più.

di Daniela Falsitta, 8 aprile 2014

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