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I nuovi ristoranti asiatici da provare

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Per i fan della cucina d'Oriente, sono molti i nuovi ristoranti asiatici che hanno aperto nell'ultimo anno in tutta Italia

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Per gli amanti dei ristoranti asiatici, che si parli di cinesi, giapponesi, vietnamiti o thai, le nuove aperture dell'ultimo anno sono state davvero sorprendenti.

Asiatici a Milano

Probabilmente questa è da sempre la piazza principale dove provare le nuove tendenze asiatiche, infatti non è un caso che a Milano ci sia un intero quartiere, la Chinatown di via Sarpi, dedicata alla cucina orientale.

Shoo Loong Kan

Questo ristorante specializzato negli hot pot è arrivato per la prima volta in Italia da neanche un mese, ma sono oltre 900 i locali che li propongono in tutto il mondo (dall'Asia agli Usa all'Europa). In pratica si tratta di una fonduta orientale a base di brodo che prevede quattro diverse tipologie di zuppa: i commensali si siedono attorno alle ciotole fumanti e, usando due diverse bacchette per i cibi cotti e i cibi crudi (evitando così contaminazioni), vi cuociono direttamente in tavola pesce, carne e verdure. La consuetudine orientale prevede che a fine del pasto si beva il brodo (ma in Italia, volendo, si è dispensati). L'ideale per un momento conviviale con gli amici!

Ichidon

Il nuovo ristorante del maestro Ichikawa, tecnicamente è un Donburi (le tipiche ciotole giapponesi dove il cibo viene cucinato direttamente a contatto con il riso) e Ramen Bar con uno stile essenziale, informale ma curato, dove predomina il color ottanio. In carta diverse tipologie di ramen e una decina di donburi, al momento l'unico luogo a Milano dove trovare questa specialità. 

Nobuya, la casa di due culture

Forse una delle aperture più attese dell'anno. Lo chef Nobuya Niimori che già si era fatto notare con l'apertura di Sushi B (nello stesso luogo dove oggi si trova Vesta) unisce il meglio delle due culture gastronomiche. “L’Italia e il Giappone in cucina condividono molto, come le cotture lunghe, gli stufati, le fritture o l’importanza del brodo in tante preparazioni” racconta lo chef. Nel suo menù, infatti, si potrà trovare un brodetto alla giapponese - zuppetta ushio shiru - di scorfano, calamari, vongole, cozze e verdure, che tanto ricorda il Mediterraneo. C’è anche il tonkatsu, la cotoletta di maiale tipica dei menù nipponici, che Nobuya ripropone utilizzando un capocollo italiano, direttamente dalla Basilicata; o ancora le crocchette di patate - ricetta tipicamente giapponese - con kinpira di carote e radici di loto, un piatto tutto vegetale. 

DedasPuri

DedasPuri è un progetto di imprenditoria tutta al femminile, con l'amicizia tra Lela Khoriauli e Stefania Achilli, dopo una vacanza insieme in Georgia. E vanta anche un primato, il tone, l’originale forno georgiano in argilla a forma di pozzo, è il primo costruito in Italia nella prima sede, quella a Pavia. E infatti anche il significato del nome DedasPuri significa “pane della mamma": l’idea è quella di ricreare un’atmosfera familiare con influenze russe, armene e turche per questo ristorante georgiano unico nel suo genere. Da provare i khinkali, ravioli realizzati a mano tipici delle zone di montagna ripieni e macinata mista speziata.  O la khachapuri, una focaccia dalla tipica forma allungata, imbottita di formaggio e uova.

Pan

La nuova bakery giapponese con cucina e wine bar in zona Risorgimento con dietro la mano di Yoji Tokuyoshi e Alice Yamada, i soci della celebre Katsusanderia, e di Bentoteca. Qui si trova il milk bread, il pane al latte giapponese – shokupan in lingua originale – soffice e molto leggero e altre specialità nippofrancesi come il croissant allo yuzu o al matcha. Un luogo unico, specializzato nella boulangerie che rappresenta da sempre uno dei piatti simbolo del Giappone.

Nuovi ristoranti asiatici a Firenze

Altra piazza molto importante per i nuovi ristoranti orientali, con una tradizione radicata nel territorio da sempre.

Hallasan

Nella capitale della “ciccia” c’è chi ha voluto declinare la carne in un modo diverso dal solito, dando spazio ai tagli di manzo più pregiati al mondo: non solo il Kobe, bensì quello pluripremiato allevato dal guru Muhenaru Ozaki in una fattoria a un’ora e tre quarti di volo da Tokyo. È il ristorante coreano Hallasan, in via Guelfa a Firenze, creato dall'imprenditore Xu Hilton, già attivo nel campo della ristorazione da 15 anni. Al centro di ogni tavola un braciere con la brace a carbone, dove il personale di sala viene a cuocere i diversi tagli di carne presenti nel menù, dal filetto alle costine dry aged, sia al naturale che marinati nella salsa di soia coreana, il “korean bbq”.

Il Gusto di Xin Ge

Dopo il primo localino, ma pluripremiato street food, la chef Xin Ge Liu ha aperto un locale di design (e molto alla moda, come a rimarcare le sue origini) dove i dettagli sono di un coraggioso arancio e blu. Si definisce un "essere etereo e dolce, deciso e pungente" e questi tratti li riscontriamo anche nella sua cucina, che non lascia mai indifferente. Protagonisti del menu dei piccoli dim sum con grande cura estetica e dai gusti insoliti (come nel caso di maiale e riccio di mare, maiale e foie gras, maiale e capesante, o maiale e tartufo) a cui abbinare té o cocktail. Ma si possono trovare anche tanti piatti della Cina del Nord, da dove viene Xin Ge, anche per un racconto sulla sua infanzia, sulla nonna che ha dovuto rimboccarsi le maniche e cucinare per i figli. E parlando con questa bella ragazza ossigenata troverete tutto l'amore per Firenze. 

Ristoranti asiatici nella Capitale

Roma da sempre è porto e accoglienza di persone da tutto il mondo, e ne abbraccia sempre anche la cultura, ecco perché i ristoranti orientali qui trovano ottima accoglienza dai locali.

Dao Chinese Bistrot

La seconda insegna di Jianguo Shu, già patron dello storico ristorante Dao è sala da té e cocktail bar. Da abbinare alla vasta selezione di infusi e té i dòngwù bao, ovvero bao dolci cotti al vapore e dalla forma di vari animali, il cui ripieno varia tra crema pasticcera, fagioli neri azuki, noci e sesamo nero. Mentre per l'aperitivo provate il Cina Gin Tonic con gin, acqua tonica, pepe di Sichuan, anice stellato e limone disidratato o il Cina Blu con liquore di litchi, blue curaçao e succo di Pompelmo e il Prugna Cocktail con liquore di prugna e karkadè. Qui l'abbinamento perfetto è con baozi e jiaozi come il Xiao Long Bao, un raviolo ripieno di maiale, verza, erba cipollina.

Il Vizio

Sushi e cucina mediterranea si fondono in questa nuova apertura sul rooftop del Sina Bernini Bristol, in Piazza Barberini. Ottavo piano, vista spettacolare sulla Città Eterna e in cucina i piatti di Nagano Tetsuo che insieme all'executive chef del gruppo (presente anche a Milano e Perugia) Andrea Marella creano dei piatti creativi in cui vengono rivisitate molte tradizioni asiatiche. Imperdibile tra tutti il Nigiri Chu toro, Ricci di mare, Finger caviar lime.

Camilla Rocca
Gennaio 2024

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