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I feel good: il reportage

News ed EventiEventiI feel good: il reportage

Vi raccontiamo cosa è successo durante la kermesse milanese che ha visto scendere in campo ben 5 testate: Sale&Pepe, Donna Moderna, Starbene, Casa Facile e Confidenze. Che hanno raccontato a lettori e lettrici i molteplici modi e significati dello stare bene, con sé stessi e con gli altri

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Un semplice claim: I feel good, io sto bene. Ma anche: voglio stare bene e voglio fare cose che mi donano serenità, benessere, piacere. Questa la filosofia dietro all’evento organizzato da cinque testate: insieme a Sale&Pepe, Donna Moderna, Starbene, Confidenze e CasaFacile, unite nell’intento di condividere spunti, riflessioni e dimostrazioni pratiche nelle diverse declinazioni di un tema che ci sta molto a cuore. Padrone di casa, l’editore Maurizio Belpietro (nella foto in basso).

La kermesse si è svolta alla Fondazione Catella di Milano, affacciata sul verde della Biblioteca degli alberi, in weekend di inizio autunno, coinvolgendo un pubblico numeroso e partecipativo: ben 7.000 presenze!

A coordinare le due giornate, le direttrici delle cinque testate: nella foto in basso, da sinistra, Laura Maragliano, Francesca Pietra, Maria Elena Viola, Francesca Magni e Angelina Spinoni. A tutte abbiamo chiesto il significato della loro partecipazione e cosa significa I feel good per i loro lettori e le loro lettrici.

La cucina come luogo emozionale
“Il benessere riguarda molto da vicino il cibo, soprattutto perché è legato a convivialità, piacere, salute”, ha spiegato la direttrice di Sale&Pepe Laura Maragliano. Se, durante I feel good, l’aspetto salutistico è stato sviscerato maggiormente da altre testate “noi abbiamo parlato soprattutto di benessere emozionale. Perché bere un buon bicchiere o stare insieme a tavola fa piacere”. Così come offrire e condividere con gli altri i prodotti migliori e gli ingredienti più ricercati.

Ecco allora che, durante il weekend dell’evento, Sale&Pepe ha organizzato due degustazioni guidate condotte da Alessandro Brizi (foto in alto), caporedattore de L’assaggiatore Onav, per imparare ad assaggiare i vini, e da Luciana Squadrilli (foto in basso), giornalista enogastronomica, per riconoscere la qualità dell’olio.

In un’ottica positiva, espressa da tutti i contribuiti della manifestazione, si è parlato anche di celiachia: “Affrontata non come malattia ma in maniera buona, anzi ottima!”. Questo il filo conduttore dell’intervento di Valentina Leporati (nella foto in basso, con la direttrice), attivista Gluten Free che ha parlato di cucina inclusiva senza glutine. “Così, il cibo ci aiuta a stare bene, con noi stessi e con gli altri”.

Donne che stanno bene
“Con il nostro giornale abbiamo spesso affrontato temi, ahimé, diffusi soprattutto negli ultimi anni: il disagio psicologico e la salute mentale”, ha raccontato la direttrice di Donna Moderna Maria Elena Viola. “In occasione di I feel Good, abbiamo deciso di fare un cambio di prospettiva: salute - che è un termine neutro - mentale non come un problema, ma come scelta di stare bene. Anche riappropriandosi dello spazio e del tempo per sé e godendo dei piccoli piaceri della vita: la casa come luogo di benessere, il giardinaggio, la moda, il beauty, non da ultime la cucina e la buona tavola, ma anche la professione, le relazioni, i rapporti con la famiglia”. Tra gli incontri, quello dedicato alle cosiddette “mamme acrobate”, donne multitasking che possono imparare a rallentare, nella vita come nelle responsabilità. Ma si è parlato anche di benessere sul lavoro, uno e di ragazzi, sul palco anche Federico Cesari (nella foto in basso insieme alla direttrice), attore nella serie Tutto chiede salvezza.

Serenità, benessere e lunga vita
Concorda con la visione in positivo anche Francesca Pietra, direttrice di Starbene, testata che sin dal titolo identifica la mission portata avanti dal giornale e presentata all’evento. “I feel good è il benessere. Noi avevamo tanto da dare perché siamo quello, con tante tematiche che ci rappresentano da sempre. Il nostro contributo è stato sul fronte del fitness, anche con le sessioni di yoga con Lorenza Minola (foto in basso), con i tappetini forniti da ReYoga, sulla mindfullness e le tecniche di rilassamento.

Si è parlato di dieta, corretta alimentazione, integratori e si è affrontato l’argomento longevità, vista come sano invecchiamento, parlando di memoria e di come tenerla allenata. Siamo stati qui per stare bene”.

Raccontare sé stesse
E se la ricetta per la felicità fosse prendere in mano un buon libro, o scrivere i propri pensieri? “Fermarsi, e dedicare un po’ di tempo a leggere o a tirare fuori i sentimenti con la parola scritta, possono diventare un modo per individuare nuove aspirazioni e desideri”. È questo l’approccio voluto da Angelina Spinoni, direttrice di Confidenze: “Il cuore del giornale è sempre stato ed è anche oggi il racconto in prima persona. Per questo abbiamo pensato all’incontro con Silvia Montemurro (in basso nella foto con la direttrice), scrittrice - l’ultimo romanzo pubblicato è La Piccinina per Edizioni E/O - e writer coach che ha coinvolto le partecipanti in un gioco di condivisione scritta delle proprie emozioni”.

Un momento molto particolare è stato quello della “Sensual dance fit” con Carolyn Smith: una disciplina per sentirsi meglio nella propria pelle, nonostante il disagio davanti allo specchio che può derivare anche dalla malattia, ma può essere superato valorizzando la femminilità. Non sono mancati spunti pratici, grazie al workshop che invitava a trovare il proprio pollice verde e a scoprire il benessere delle piante.

Una nuova dimensione casalinga
“Nello stare bene a 360° gradi, la casa è fondamentale”, ha sottolineato Francesca Magni, direttrice di CasaFacile. “La casa è il luogo che ci accudisce, ci coccola e ci protegge. Ci rispecchiamo se è a nostra misura, se racconta di noi”. Si è parlato, dunque, di come trasformare lo stile fra le mura domestiche per renderlo in sintonia con noi e i nostri cambiamenti. A volte, basta solo cambiare gli accessori, i colori, una carta da parati. E magari, una volta ridisegnata la casa secondo i nostri gusti, imparare a fotografarla con un semplice smartphone. Una tecnica utile anche per riprogettarla. Partendo, perché no, dalla cucina dei sogni.

Tanti altri temi
Non è facile raccontare in queste poche righe tutto quello che è stato I feel Good. Dove si è parlato anche con veterinari ed esperti di piccoli animali perché lo sappiamo che la pet therapy è sempre foriera di felicità! Si sono tenute sessioni di beauty e di styling, per capire quali colori di make up e abbigliamento ci donano e come i vestiti possono cambiarci l’umore. Ci sono stati screening infermieristici (con la consulenza di Gruppo San Donato), valutazioni posturali e test sulla salute della pelle. Tutte queste attività sono state possibili grazie al contributo delle tante aziende che hanno creduto nel progetto e lo hanno sostenuto, a cominciare dai brand che hanno allestito un banco di degustazioni: Costa d’Oro per l’olio, Zespri Kiwifruit con i kiwi, American Pistachio Growers con i golosi pistacchi, Lauretana per l’acqua,  Aneri con i suoi vini e Tescoma con la nuovissima macchina per il caffè espresso.

Insieme a loro, Gruppo San Donato, Deborah Milano, Santèvet-Assicurazione sanitaria per cani e gatti, Arcaplanet, Garmin, Varier, Yes Zee, Conforama Italia, Ibsa Italy, Italamp, NamasTe e il media partner RTL 102.5.

Alla fine della due giorni, non possiamo che trovarci in sintonia con il pensiero di Riccardo Catella, l’imprenditore, amante della natura e del territorio, cui è intitolata la Fondazione che ha ospitato I feel good: “Partecipare è condividere”.

Ottobre 2023

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