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Le nuove granite: i dessert ghiacciati con una nota di alcol

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Bianchi e prosecchi, ma anche i cocktail del momento, si gustano in versione frozen dall'aperitivo al dopocena

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Negli States si chiama "wine slushie" e sembra che sarà il trend di questa torrida estate anche da noi: una semplice, profumata granita di vino che pare sfatare tutto quel che avevamo sempre pensato a proposito di nettari d'uva e freddo intenso.

Quante volte, infatti, si è sentito dire che rinfrescare in freezer le bottiglie, specie se pregiate, significa rovinare il contenuto? Che il troppo freddo appiattisce profumi e sentori e che aggiungere ghiaccio nei calici è un delitto?

Champagne ghiacciato
Eppure in Francia, in particolare a Saint-Tropez, da anni sulle spiagge più esclusive si beve il Piscine che è Champagne - preferibilmente rosé e spesso Demi-Sec (leggermente abboccato) - servito in grandi coppe con 3 cubetti di ghiaccio.

Moda rilanciata proprio quest'anno anche dalle maggiori maison con etichette dedicate al consumo "on the rocks". Due fra tutte, Pommery con il Royal Blue Sky e Moët & Chandon con l'Ice Impérial Rosé.

Fuori casa, dal vino al cocktail
Insomma, frozen e vino, fermo o mosso che sia, vanno felicemente a braccetto: da qui a proporre la versione granita il passo, breve, sta prendendo piede nelle gelaterie come nei ristoranti che vogliono arricchire la carta dei dessert con una proposta inedita e adatta alla stagione.

Lo conferma Andrea Soban delle Gelaterie Soban (a Valenza e Alessandria, clicca qui) che allarga il discorso ai miscelati: "Noi sono anni che proponiamo granite al Bellini e al Rossini (a base di prosecco e purea di pesche o fragole, ndr) ma l'ultima novità è trasformare in dessert ghiacciato i cocktail, dal Mojito al Moscow Mule al Campari Orange".
Una tendenza che potrebbe cambiare l'ora dell'aperitivo come furoreggiare nei dopocena estivi.

Il segreto sembra essere quello di scegliere basi con una nota aromatica e zuccherina abbastanza spinta. Ne sono un esempio le specialità di un altro locale piemontese, Gelatè a La Morra (Cuneo) che propone sia una granita al Moscato che un gelato al Barolo Chinato, il vino liquoroso che si abbina per tradizione al cioccolato.

In tutti questi casi, il freddo non sembra smorzare ma anzi esalta la complessità del vino. A patto, come si diceva, di puntare sulla dolcezza, se il caso aggiungendo nella preparazione zucchero, frutta o entrambi.

A casa, con la frutta
Se l'idea vi intriga, potete provarla anche a casa. Preparate uno sciroppo sciogliendo 60 g di zucchero in 120 ml di acqua bollente. Fate raffreddare, poi mescolate lo sciroppo con 600 ml di vino bianco fruttato. Versate in un contenitore e fate congelare per una notte. A piacere, potete congelare anche 250 g di frutta fresca o sciroppata, che aumenterà la dolcezza.

Il giorno dopo, spezzettate il vino ghiacciato con un coltello a lama corta e robusta (perfetto quello per il grana) e trasferite i blocchi nel frullatore con la frutta, se la usate. Azionate brevemente l'apparecchio fino a ottenere una granita frantumata e abbastanza liscia, da servire immediatamente in 4-6 flûte o calici ampi, tipo ballon, guarnendo a piacere con frutta fresca, scorzette di agrumi, foglioline di menta o melissa, una cannuccia e via: il dessert sottozero dell'estate 2016 è servito.

Roberta Fontana

TAG: #dessert

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