Si amplia di 48 nuove schede il progetto dell'Istituto culturale di Google "Made in Italy: eccellenze in digitale" portando a 150 le aziende raccontate sulla piattaforma
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Avviato all'inizio dell'anno il progetto dell'Istituto culturale di Google "Made in Italy: eccellenze in digitale" si arricchisce in questi giorni di 48 nuove vetrine che andranno ad aggiungersi a quelle già presenti portando così a 150 il numero complessivo delle eccellenze italiane presenti sulla piattaforma. Realizzato con la collaborazione di Unioncamere e il patrocinio del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il progetto si propone di avvicinare le imprese del Made in Italy alla rete e al suo grande potenziale economico e di export e far conoscere le eccellenze nascoste del nostro Paese attraverso una piattaforma digitale realizzata ad hoc.
Su google.it/madeinitaly è possibile scoprire, attraverso mostre digitali, fatte di racconti, immagini, video e documenti storici, le eccellenze del sistema agroalimentare e dell’artigianato italiano, la loro storia e il loro legame con il territorio.
Ai prodotti più noti, come il Prosciutto di Parma, la Mozzarella di bufala campana o la liuteria di Cremona, si affiancano eccellenze meno conosciute come il fungo di Borgotaro, l'unico certificato in Europa, o l'insalata dl Lusia, lattuga gentile coltivata nel Veneto, o ancora La cartapesta di Lecce.
L'annucio è avvento nell'ambito di "Digital Venice Week", settimana di iniziative e incontri sulle politiche per il digitale promossa dalla Presidenza Italiana del Consiglio europeo, dove erano presenti tra gli altri, il ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Maurizio Martina e Giorgia Abeltino, Responsabile Public Policy and Government Relations di Google in Italia, che ha così concluso: "Con Made in Italy: eccellenze in digitale abbiamo voluto creare un progetto di ampio respiro per valorizzare le eccellenze italiane e aiutare le imprese che le producono a cogliere le opportunità di business offerte da Internet aiutando le piccole e medie imprese ad aumentare la propria capacità di fare export per far conoscere i prodotti del Made in Italy oltre i confini nazionali e promuovere nel mondo prodotti d'eccezione, relegati spesso a mercati di nicchia".