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Giornata Mondiale contro lo spreco alimentare

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Torna la Giornata mondiale contro lo spreco alimentare, che ogni anno sensibilizza i cittadini alla consapevolezza. I dati sono confortanti, perché quest'anno è stata fata più attenzione

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Festeggia la sua ottava edizione la Giornata Mondiale contro lo spreco alimentare, occasione annuale per fare il punto su un tema fondamentale in fatto di povertà e salvaguardia ambientale. Per suggerire qualche riflessione bastano due semplici dati: consumiamo solo il 65% del cibo prodotto e il settore alimentare è responsabile del 25% delle emissioni di gas serra. Cioè: non mangiamo tutto quello che produciamo e questa (sovra)produzione impatta sensibilmente sulla salute del pianeta. 


Sprechiamo troppo e questo in stridente contrasto con la crescente povertà, che nell'ultimo anno è andata aumentando. La crisi economica,che ci ha colpiti direttamente, ha costretto molte fasce di consumatori a risparmiare di più. Questa drammatica situazione ha mostrato un unico lato positivo: il lungo lockdown e i nuovi stili di vita dovuti alla pandemia hanno stimolato a una maggiore consapevolezza che ci ha indotti, tra l'altro, a ridurre gli sprechi. Infatti nel 2020 ogni cittadino italiano ha buttato in media nella spazzatura 27 kg di cibo, 3,6 kg in meno rispetto al 2019


Iniziative antispreco


Tanti i progetti di associazioni no profit e di aziende impegnate in tema di sostenibiltà, che lavorano da anni per contribuire a ridurre lo spreco e distribuire in modo equo i beni alimentari. 


Tra questi c'è il Banco Alimentare, la Fondazione che ogni giorno dal 1989 recupera il non consumato nelle mense collettive e dalla grande distribuzione, redistribuendolo agli enti caricativi. Nel tempo l’associazione ha visto crescere le richieste di aiuto alimentare mediamente di circa il 40%, mentre le persone che si sono rivolte agli enti caricativi sono passate da 1.5 mln a circa 2.2 mln. Un dato allarmante che merita una riflessione. 


A Banco Alimentare si affianca Cuki Save the Food, il progetto di responsabilità sociale che aiuta a contrastare proprio lo spreco alimentare, favorendo il recupero del cibo in due modalità. Siticibo, è una di queste, ovvero il recupero dei cibi nelle mense e nei luoghi della ristorazione collettiva, donandoli ogni giorno a chi ne ha bisogno. L'altra è la Save Bag, "la borsetts" utile per portarti a casa ciò che non ti godi al ristorante. L'iniziativa, quest'anno, per il suo decimo anno di attività è riuscita a salvare 17 milioni di porzioni di cibo dallo spreco, sensibilizzando sempre di più tutti gli italiani al valore del cibo e alla lotta continua allo spreco. 


Anche Barilla di certo si può dire abbia fatto la sua parte. In occasione di questa speciale e importante Giornata Mondiale, la Fondazione ha messo a sistema i dati sullo spreco alimentare generato nel nostro Paese. "Sprechiamo ancora troppo ma siamo sulla strada giusta, dice la multinazionale. Questo significa che i presupposti ci sono, ma il percorso è ancora lungo. Ogni italiano genera circa 65kg di rifiuti alimentari l'anno,  dove il 53% dei rifiuti è attribuibile ai consumi domestici: verdura, frutta e cereali.  A dirlo è il Food Sustainability Index, ovvero l'indice realizzato da Fondazione Barilla in collaborazione con The Economist Intelligence Unit. Dall'Index emerge che, rispetto alla media europea di 58kg all'anno, gli italiani generano ancora una quantità piuttosto alta di sprechi alimentari. Fondazione Barilla, tuttavia, ritiene che le buone pratiche introdotte però durante illockdown abbiano avviato un miglioramento e stima che mantenerle nel tempo possa portare a ridurre significativamente lo spreco nel nostro Paese in modo sistemico.


Despar, invece, si è impegnata sul fronte delle donazioni evitando nel 2020 uno spreco di 1.500 tonnellate di cibo, generando così un impatto positivo anche sulla riduzione dei rifiuti da smaltire. L’azione di contrasto allo spreco ha consentito anche di non disperdere oltre 4,9 milioni kg di CO2 impiegati nella produzione del cibo redistribuito. L’azione anti-spreco del Consorzio Despar si inserisce in un quadro di collaborazione con Federdistribuzione che ogni anno, in sinergia con enti no profit, prevede la ridistribuzione delle eccedenze alimentari. 


Impegnati sul fronte sono anche Slow Food Youth Network Italia e Rete Zero Waste che uniscono le forze e lanciano la campagna di sensibilizzazione Spreco Zero, che a partire da oggi primo febbraio presenterà contenuti di approfondimento e racconterà realtà che ogni giorno si occupano di trasformare lo spreco alimentare da criticità a risorsa. La campagna è in onda dal 1 al 21 febbraio che si sta sviluppando sui canali social di SFYN Italy (Instagram e Facebook) e della Rete Zero Waste (Instagram e Facebook). Alla campagna parteciperanno progetti che recuperano e distribuiscono generi alimentari alle persone in condizioni di fragilità, come ReFoodgees-Roma SalvaCibo a Roma e Avanzi Popolo a Bari. Realtà che salvano cibo che solitamente viene scartato perché non conforme agli standard estetici, come Bella Dentro a Milano o Too Good To Go, l’app fatta ad hoc contro lo spreco alimentare che salva il cibo rimasto invenduto nei negozi e ristoranti. La campagna si concluderà con l’Aperitivo Spreco Zero, un evento ovviamente online a cui parteciperanno le realtà coinvolte nella campagna. Un ritrovo virtuale per creare un momento di scambio tra i partecipanti e tutte le realtà ospiti. 


Interessante ciò che ha fatto Natura Sì, che avendo la nomea di maggiore azienda nel settore biologico ha lanciato a giugno 2020, con Legambiente la campagna CosìPerNatura, mettendo a disposizione dei clienti prodotti imperfetti (frutta, verdura), un po' più grandi o un po' più piccoli o semplicemente dalla forma insolita. Ma che sono buoni lo stesso perché contenenti le stesse proprietà nutritive di qualsiasi altro prodotto biodinamico e biologico e addirittura ad un prezzo ridotto. Contrariamente a ciò che comunemente viene fatto dai consumatori ovvero scartare, gettare tutto ciò che non è conforme agli standard di bellezza e uniformità che il mercato ha imposto. Tirando le somme, proprio in occasione di questa giornata, i risultati si sono visti nonostante il periodo difficile: infatti ad oggi un 5-6% dell’ortofrutta venduta nei punti vendita (650 tonnellate circa) appartiene ai CosìPerNatura. Recuperando e mettendo in commercio quello che è definito "difettoso", "diverso", si è passati da un 20% circa di prodotto scartato sui campi a un 4%”. 


Strategie quotidiane


Dalla Giornata Mondiale contro lo spreco alimentare arriva un messaggio di consapevolezza che suggerisce anche nuovi ritmi e abitudine virtuose che permettono, con un impegno modesto, di contribuire alla riduzione dello spreco. Ecco qualche regola.


1- Fare una lista dei cibi da comprare prima di uscire per gli acquisti, per evitare di portare a casa merce inutile.


2- Pianificare i pasti per ottimizzare le risorse domestiche.


3- Sistemare gli alimenti in frigo o in dispensa in ordine di scadenza, mettendo in primo piano quelli più “vecchi” da usare per primi. 


4- Riporre gli avanzi in frigorifero e riutilizzarli, trasformandoli in nuove pietanze.

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