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Gin Day: ecco le ultime novità per chi ama il gin

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Il secondo sabato di giugno si festeggia il gin day, un giorno dedicato agli amanti del gin e per scoprire tutte le novità su questo spirits

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Il secondo sabato di giugnodi ogni anno si festeggia il World Gin Day, un giorno dedicato agli amanti del gin e per scoprire tutte le novità su questo spirits molto versatile. Diversi anche i cocktail iconici che sono stati inventati con, come base questo gin, come il Martini Cocktail, soprattutto per il momento aperitivo; il French75 inventato a Parigi durante la Prima Guerra Mondiale, con succo di limone, sciroppo di zucchero e Champagne; il Gin Fizz, con limone e soda, tra i cocktail più facili da preparare; il più noto di tutti, il Gin Tonic, che forse pochi sanno essere nato come improbabile farmaco per combattere la malaria nel ‘700 dall’esercito inglese della Compagnia delle Indie Orientali; il Negroni, a base gin e vermouth rosso e il poco conosciuto Hanky Panky, invenzione dalla bar manager del Savoy di Londra agli inizi del '900, dedicato all’attore Charles Hawtrey, un rimedio alle molte ore di lavoro e stanchezza delle prove.

E intanto il mondo del gin si rivoluziona nel 2020 è nata la start up The Gin Way, app di consegna di gin in abbonamento mensile che sta rivoluzionando il mercato italiano. I founder sono Alessio Maccione, Cesare Zavattaro e Sabrina Sinigaglia. "Oggi solo sul mercato italiano ci sono oltre 500 tipologie di gin. Il nostro obiettivo era creare un ponte tra i produttori locali e i consumatori, offrendo un'esperienza unica tramite abbonamenti mensili, bimestrali o trimestrali. Ogni confezione non include solo una bottiglia di gin, ma anche acque toniche, garnish, snack, un gadget originale e una copia della rivista Gintastico".

Ed ecco quindi una selezione di gin che sono una novità del settore o che abbiamo selezionato per le particolarità, per i veri appassionati.

Old Tom Gin di Winestillery

Un gin dal forte legame con il territorio, quello del Chianti Classico creato con un alambicco in rame Pot Still da 500 litri. E anche la storia del fondatore è particolare: figlio dell' enologo Stefano Chioccioli, Enrico Chioccioli è oggi avvocato e mastro distillatore; ha abbandonato la carriera forense per inseguire la sua passione per la distillazione. Dopo essersi laureato con lode in giurisprudenza all’Università Cattolica di Milano, è partito per gli Stati Uniti per andare a lavorare per una distilleria di Bourbon a Brooklyn, NY fino ad aprire la prima ed unica distilleria artigianale indipendente del Chianti Classico. 

Gin 7 Laghi di Pisoni

Questo gin della storica azienda Pisoni evoca con i suoi profumi la splendida Valle dei Laghi, situata tra il lago di Garda e le fresche Dolomiti, e il suo microclima mediterraneo. Qui crescono le pregiate botaniche che compongono il distillato: il ginepro, l’asperula, la menta, il rabarbaro, la genziana, la centaurea, la liquirizia, il calamo e la china. Il gin nasce in alambicchi di rame Tullio Zadra utilizzando il più nobile metodo di produzione del Gin, il London Dry, che prevede un’unica distillazione in alambicco di tutte le botaniche in soluzione idroalcolica.

Fulmine il gin della tigre

Il sogno e l’immaginazione, la creatività e la natura: questi gli ingredienti che Ezio Primatesta, albergatore e ristoratore – e una mente artistica – quella di Luca Garofalo, designer e creativo di una delle più grandi aziende di accessori hi-tech d’Europa, hanno usato per creare una linea di spirits fuori dagli schemi, ironica, disinibita. Il Gin Fulmine è l’ultimo nato in casa Glep, nel 2019, ma è anche quello che ha portato più soddisfazione in termini di riconoscimenti: nel 2023, infatti, Fulmine è stato eletto miglior gin d’Italia al World Gin Award per la categoria London dry gin.

The Gardener il gin di Brad Pitt

Il sorriso di Brad Pitt. Il sole della Costa Azzurra. Il profumo degli agrumi e delle erbe aromatiche. La magia di un incontro speciale. C’è tutto questo, e tanto altro ancora, in una bottiglia di The Gardener. London Dry Gin certificato 100% organico e totalmente Made in France, The Gardener nasce infatti nel 2023 dall’incontro tra la star di Hollywood e la famiglia Perrin, punto di riferimento per la produzione di grandi vini nella Valle del Rodano. Un’amicizia consolidata negli anni, che ha avuto origine da una passione comune: quello per la “French Riviera” e la sua inconfondibile art de vivre.

Gnure il gin di Cozza

Gnure, in dialetto tarantino significa nero, e il riferimento è inevitabilmente all’oro nero della Città dei Due Mari: la Cozza tarantina Presidio Slow Food. A cui è stata dedicata recentemente una giornata all'interno di Ego Festival di Taranto, organizzato dalla giornalista Monica Caradonna. Un distillato dry gin con cozze nere di Taranto impreziosito all’acqua marina. Dietro il gin Francesco Vitti, imprenditore nella ristorazione, e Giordano Guarini che due anni fa, quando la cozza nera ha ottenuto l’ambito riconoscimento, hanno voluto celebrarla dando vita a un gin al gusto di mare. 

52 Mule Road: il gin delle Alpi vicentine

52 Mule Road è il distilled gin dedicata a una strada poco conosciuta del vicentino. È qui che il fronte italiano ha combattuto la Grande Guerra e che una manciata di uomini della 33ª Compagnia Minatori del V° Reggimento Genio, ha iniziato a costruire, nel 1917, una mulattiera eroica lungo il costone della montagna che portava e tutt'ora conduce al monte Pasubio: la Strada delle 52 Gallerie. Ha una classica base di bacche di ginepro, provenienti dal Chianti, alle quali si aggiungono  botaniche quali l'angelica, il coriandolo, la salvia, il rosmarino e una fresca punta di limone. Il tutto viene arricchito da erbe  montane e più legate al territorio nativo, come genziana, assenzio e tanaceto partenio; chiamato nelle Prealpi vicentine: maresina.

Santa Ana, il gin filippino della Belle Epoque

Santa Ana Gin proveniene dalle Filippine e ha un' ispirazione radicata profondamente al suo territorio. Il Santa Ana Gin, infatti, trae il suo nome dal leggendario Santa Ana Cabaret, un famoso locale da ballo di Manila degli anni '20 e '30. Cuore pulsante della vita notturna dell'epoca, un luogo di incontro per artisti, intellettuali e bon vivant. Oltre a classiche botaniche del gin si aggiungono le quattro essenze chiave di questo spirits: i fiori di Ylang-ylangl’Alpinia e gli agrumi Calamansi Dalanda, che conferiscono al gin un profilo aromatico esotico e inconfondibile.

Ginepraio, il gin toscano

Le materie prime di questo gin artigianale sono tutte rigorosamente di origine toscana, provenienti da coltivazioni biologiche certificate. Il nome si ispira al vecchio aforisma toscano “cacciarsi in un ginepraio”, un’espressione informale per descrivere una situazione complicata da cui è difficile uscire, un po’ la situazione dove i due giovani titolari, Enzo Brini e Fabio Mascaretti, si sono trovati nella ricerca dei componenti primari. L'elemento principale di questo gin è il ginepro raccolto nelle colline toscane, una delle zone più rinomate per la qualità di questa bacca. Accanto al ginepro, di cui vengono utilizzate tre diverse tipologie, troviamo altre botaniche locali che arricchiscono il profilo aromatico del gin, come la scorza di limone, il coriandolo, rosa canina, l’angelica e l’iris. 

Duck Dive, il gin dei surfisti

Il surf, sport che affascina per spensieratezza ed emozioni ha una storia lunga e irregolare che, forse, ha segnato addirittura il “diritto inalienabile alla ricerca della felicità” della Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti. Libertà, amicizia e relax vengono poi condensate, al rientro in Italia di un gruppo di amici, Giuseppe Langella, Daniele Scaglia, Federico Mella, Marco Biasibetti, in un gin che richiami la misteriosa alchimia dell'amicizia.  Nasce così il London Dry Gin Duck Dive, distillato da 6 botaniche (bacche di ginepro, semi di coriandolo, scorze di arancia essiccata, radice di angelica, iris e Lemon Myrtel) è caratterizzato da una decisa nota di freschezza citrica donata da un ingrediente insolito, il Lemon myrtel. Si parla infatti di un arbusto spontaneo naturalmente diffuso nella regione del Queensland, in Australia, meta prediletta degli amanti del surf. 

Argintum925, il primo gin dell'Argentario

Fondato su questa costa toscana, dall'spirazione di Simone Alocci bartender e titolare dello Sparkling American Bar di Porto Santo Stefano, Argintum925 affonda le radici nella tradizione tanto marinara quanto agricola di queste terre, dal sogno di catturare l'anima del Mediterraneo in ogni bottiglia, un'evocazione dei profumi, dei colori e della bellezza del mare riuscendo così a raccontare a pieno la porzione di Tirreno da cui è bagnato. Ogni bottiglia è un pezzo unico, impreziosita dalle sue imperfezioni che aggiungono un tocco di autenticità e carattere, rendendola un vero e proprio pezzo d'arte da esporre con orgoglio nella propria bottigliera. L'etichetta realizzata dal Digital Creator Theanimismus richiama lo stile Navy anni 50 e vuole omaggiare lo spirito marinaro da sempre radicato nella popolazione argentarina.

Giugno 2024
di Camilla Rocca

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