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Frutta e verdura: non è tutta dietetica

News ed EventiNewsFrutta e verdura: non è tutta dietetica

Occhio alle patate, ai piselli e ad altri vegetali: non crediate che tutto quello che appartiene a questa categoria sia amico della bilancia. Parola dei ricercatori di Harvard.

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Non è vero che mangiando frutta e verdura non si ingrassa. Anzi, ci sono alcuni ingredienti che appartengono a questo articolato calderone che possono essere addirittura una minaccia  per la linea, seppur marginale. Lo sottolinea uno studio firmato dalla Harvard School of Public Health che analizza le abitudini alimentari di 133 mila americani dopo averli monitorati per 24 anni, incrociando le informazioni sul cibo con altre variabili. Patate, piselli e altri vegetali non sono nel novero delle verdure propriamente dietetiche e frutta e verdura non sono certo tutte uguali.

Nell’immaginario comune in effetti tutto ciò che si trova nell’orto o appeso agli alberi è amico della dieta, ma come sottolineano i ricercatori di Harvard le cose non stanno esattamente così. Non tutta la frutta e non tutta la verdura aiutano a dimagrire e se si consuma quella sbagliata, ovvero quella amidacea, può addirittura accadere di prendere peso.

I ricercatori, nel loro studio (clicca qui) pubblicato su Plos Medicine, hanno analizzato i consumi alimentari di questo vasto campione di volontari, osservando le conseguenze del cambiamento nell'assunzione di particolari frutti e ortaggi sul peso dei partecipanti nel tempo. Ogni quattro anni gli studiosi prevedevano un momento di verifica degli effetti delle abitudini alimentari e se complessivamente risultava che a un aumento di frutta e verdura corrispondeva una perdita di peso, nello specifico emergeva anche in questi momenti di controllo che i volontari che avevano incrementato le dosi di alcuni frutti o ortaggi erano addirittura ingrassati (anche se di pochi etti).

Dunque nel complesso è sempre vera la regola che i vegetali aiutano la linea, ma se nel caso di mele, pere, frutti di bosco o cavolfiori è quasi un dogma, in altri casi invece gli studiosi hanno evidenziato addirittura un’inversione di tendenza, anche se molto relativo. Tra gli imputati ci sono per esempio le patate, i piselli e il mais, ma si parla di incrementi marginali, attenzione, e non sarebbe equo sostenere che patate e piselli fanno ingrassare, ma va sottolineato che tra i mangiatori di patate e piselli si è riscontrato un aumento di mezzo chilo in quattro anni. Il motivo sarebbe da addebitare ai livelli di zucchero nel sangue che questi alimenti, per altro molto ricchi e sani dal punto di vista nutritivo, contribuiscono a incrementare. Ma non bisogna dimenticare che si parla di cibi che si prestano particolarmente (soprattutto le patate)a essere cucinati in modo sfizioso e non particolarmente dietetico.

Emanuela Di Pasqua,
25 settembre 2015

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