Sono ormai un centinaio, e altrettanti sono attesi entro la fine dell’anno, gli agricoltori che hanno deciso di affidarsi a questo nuovo strumento di vendita introdotto nel 2008 da una lungimirante azienda d’Oltralpe, la Filbing Distribution.
Una interpretazione del banco del mercato in chiave moderna e originale, con la certezza di acquistare prodotti freschissimi e che non siano stati manipolati da altri consumatori.
I nuovi distributori automatici permettono di acquistare, 24 h su 24, 7 giorni su 7, qualsiasi tipo di frutta e verdura (persino fiori freschi), venduti singolarmente o in lotti, tutti di provenienza locale e variabile a seconda delle stagioni.
La qualità e la freschezza della merce sono garantite da un rifornimento sempre puntuale, fino a 10 volte al giorno, e da un sistema di refrigerazione all’avanguardia. Per la buona riuscita del progetto è stato fondamentale il loro posizionamento in punti strategici delle città, vicino alla piazza centrale del paese o in prossimità di una scuola o di un luogo di forte passaggio.
Per diventare competitivi rispetto ai nuovi canali della spesa online offerti dalla catena della grande distribuzione, entro la prossima estate i distributori automatici saranno collegati in rete attraverso un sito personalizzato. Gli internauti potranno decidere l’acquisto, effettuare il pagamento e ritirare la merce digitando un apposito codice, stando comodamente a casa.
Questa nuova modalità di fare la spesa, ispirata alla qualità dei prodotti, al rispetto della stagionalità e alla sostenibiltà ambientale, pian piano sta prendendo piede anche in Italia. A Ravarino, nel Modenese, alla fine dell’anno scorso è stato inaugurato il primo distributore automatico: si chiama Paesi Tuoi, e può erogare fino a 5 diversi tipi di frutta e verdura in confezioni variabili da 1 chilo fino a 6 chili. Ma questo è solo l’inizio. Orville Zambelli, consulente aziendale che ha lavorato tre anni alla realizzazione di questo prototipo, prevede ben presto di poter ampliare la varietà dell’offerta e di inaugurare nuovi “punti vendita”, sempre e rigorosamente a km 0.
Silvia Tatozzi
29 maggio 2014