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Formaggi svizzeri: Emmentaler, Gruyère e tanti altri

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Non c'è solo quello con i buchi. Agli Swiss Cheese Awards il primo premio va a un Gruyère ma i veri vincitori sono varietà, passione e ricerca

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Facile dire formaggio svizzero. Semplice associare a placide mucche e floridi prati incontaminati il classicissimo (e irrinunciabile) Emmentaler. Ma la produzione nei 26 cantoni confederati riserva altre sorprese.

Swiss Cheese Awards
Per averne un’idea basta avventurarsi tra i tavoli dei Swiss Cheese Awards, la manifestazione biennale che in questi giorni ha messo a confronto oltre 1000 specialità, suddivise in 32 categorie. Incaricati di valutarle 150 giurati: intenditori, scelti tra casari, stagionatori, esportatori e commercianti, in prevalenza svizzeri ma anche stranieri (da Nord America, Turchia, Giappone, Europa), tra cui anche 2 italiani. Ogni team ha preso in considerazione aspetto, profumo, consistenza e sapore di una trentina di prodotti della stessa categoria, per individuare il migliore. 

Vince il Gruyère
Tra i vincitori delle singole categorie è stato scelto il migliore dei migliori. Il campione svizzero dei formaggi è il Gruyère  AOP di Marc Delacombaz della Laiterie-Fromagerie de Montbovon, nel Canton Friburgo, che ha confermato a questo prodotto sapido e a pasta dura il primato del più blasonato tra i formaggi svizzeri, ma anche il più amato ed esportato all’estero.
Molte le novità della manifestazione, a partire dall’introduzione di due nuove categorie, una per i formaggi di pecora e una per quelli di capra e l’introduzione di nuovi prodotti vaccini. La rassegna, infatti, presenta un interessante mix tra originalità in termini di ricerca e riscoperta di prodotti di nicchia.

Formaggi svizzeri, star mondiali
Tra le maggiori categorie concorrenti ci sono prodotti noti al mercato italiano (il nostro Paese è il secondo tra i destinatari dell’esportazione svizzera, dopo la Germania e prima della Francia): l’Emmentaler, il grande classico con i buchi che nel nostro paese è sinoninomo di apppetizer sfizioso, lo Sbrinz, l’extraduro che tra le Alpi si contende un primato con il nostro Parmigiano, e il Tète de Moine, che si usa tagliare con la caratteristica "girolle", per ricavare sottilissime e irresistibili rosette.

Raclette, un rito conviviale
Star di questa edizione è il Raclette du Valais AOP che si produce in Val de Bagnes (dove ha sede la manifestazione) nel Canton Vallese. Versione titolata del classico formaggio da servire fuso su patatine lesse accompagnato da cetrioli sott’aceto, si esalta in un rituale che sa di genuino, di erbe, di montagna e di tradizione. Che significa: l'essenza della cultura casearia svizzera

settembre 2022

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