Partiamo dal presupposto che non sono creature fatate del sottobosco – anche se sono tutti un po’ speciali. I foodie & geek sono appassionati di cibo e cucina che non si fermano solo a friggere o ad assaggiare, ma condividono nel web le loro scoperte, le loro riflessioni e più in generale la loro gastro-fissazioni. Sono foodblogger, quindi? Anche, ma non solo. Un foodie & geek non si sfoga esclusivamente sfornando teglie mastodontiche di parmigiana e scrivendoci poi un post. Può anche essere un giornalista, un food designer, il direttore di un magazine di cucina, un videomaker… Insomma, può essere di tutto, basta che abbia il pallino onnipresente del cibo. E che lo condivida online senza freni e senza vergogna.
A trascinarli nella realtà al di là dello schermo del laptop e dell’iPad ci hanno pensato Mariachiara e Francesca (meglio conosciute e riconoscibili come @Maricler e @Lagonzi) e le Foodie Geek dinner, cene itineranti ad altissimo tasso social ideate proprio per mettere insieme tutti quei simpatici elementi e dar loro la possibilità di incontrarsi, conoscersi, mangiare e twittare dal vivo, seguendo la logica secondo cui tra un “passami una forchetta” e un “che buono questo tonno”, possano nascere nuove interazioni e nuove effervescenti idee.
La Foodie Geek dinner è tornata a Milano lo scorso 26 giugno alla Food Genius Academy, scuola di cucina allestita ad hoc per il tema della serata: Indovina chi? , infatti, ha abbandonato le tesserine del gioco da tavolo e si è fatto commestibile. Tutti i partecipanti alla cena sono stati invitati, nelle settimane antecedenti l’evento, ad inventare menù e dolci ispirati a personaggi famosi che il popolo del web ha cercato di indovinare destreggiandosi tra gustosi indizi. E grazie all’estro e alle manine abili dello chef Eugenio Boer, alla Foodie Geek Dinner sono stati serviti Nelson Mandela, Quentin Tarantino e Pelé sotto mentite spoglie: gnocchi bianchi, neri e mulatti in salsa verde libertà, (ham)burger saporito di tonno rosso scottato con fiamma ossidrica e confettura di cipolla rossa di Tropea e, dulcis in fundo, la perla nera do Brasil, cioccolato in tre declinazioni. Il tutto, chiaramente, fotografato, postato, instagrammato e twittato.
Sembra inutile sottolineare, quindi, che la Foodie Geek Dinner di Milano è stato tutto, fuorché una di quelle cene formali e statiche in cui l’unica interazione possibile è con il proprio vicino di posto. O al massimo con il piatto che si ha davanti. La tappa del 26 giugno ha messo assieme tutti i foodlover di Milano e dintorni in un’unica, esclusiva location per farli divertire a colpi di cocktail, piatti e indovinelli, come quello lanciato da Sale&Pepe per indovinare l’#IngredienteMisterioso degli gnocchi, da scoprire e condividere su Twitter.
Perché il bello della Foodie Geek dinner è proprio questo: le attività online proseguono in diretta, parallelamente all’incontro offline. Non si può mica rischiare un blackout social improvviso! Da qui è facile dedurre come una caratteristica fondamentale dei foodie & geek sia l’essere multitasking: non solo mangiare e twittare, ma mangiare, twittare e socializzare insieme (chissà se il galateo permette di postare a bocca piena!), in un ambiente dinamico e giocoso. Poco importa se ci si riconosce dalla foto profilo su Facebook o si chiama l’altro con il nickname: l’essenziale è conoscersi e scambiare quattro chiacchiere dal vivo, che sia o meno la prima volta. La Foodie Geek Dinner funziona proprio da catalizzatore di incontri, per rafforzare la potenza (e il potenziale) di quella rete già esistente online. Unica, fondamentale e imprescindibile prerogativa: basta che si mangi!
Francesca Mastrovito
www.thesweetsideofthemoon.com
30 giugno 2014