È un antico cereale, testimoniato già in epoca egizia, prodotto da secoli in Africa e dal 2018 autorizzato dalla Ue alla coltivazione anche in Europa, su richiesta dell’Italia. Ma con tanti cereali che abbiamo, c’era proprio bisogno anche del fonio (Digitaria exilis)? Pare proprio di sì perché ha caratteristiche nutrizionali eccezionali: zero glutine, tante proteine, molte fibre e composti dall’attività antiossidante. E poi perché richiede poca acqua, matura in fretta e “protegge” il suolo. Ecco perché il fonio è stato inserito nella lista del 50 cibi del futuro redatta dal WWF.
“Beve” poco e cresce senza chimica
Sembra che abbia almeno 5mila anni e che la sua coltivazione sia iniziata sotto i Faraoni. Certo è che oggi il fonio è un’importante produzione per gran parte dell’Africa, e in particolare per la regione arida del Sahel, nonostante i terreni sabbiosi o acidi e la scarsità di acqua. In quest’ambiente difficile, che va dal Senegal al Ciad, il fonio riesce comunque a vivere perché, grazie alle sue lunghe radici, va a cercare l’acqua fino a tre metri di profondità. E cresce pure rapidamente, visto che gli bastano 6-8 settimane. Con un doppio beneficio: fornire alla popolazione locale un alimento gustoso e nutriente, ma anche salvaguardare l’ambiente, perché il fonio non necessita di fertilizzanti e ha la capacità di ripristinare la salubrità del terreno.
È ricco di proteine e antiossidanti
Il fonio è perfetto per le esigenze alimentari oggi: è vegetale, rappresenta una buona fonte di proteine (8%), è molto ricco in fibra e minerali e ha un basso indice glicemico. Perdipiù è considerato un alimento nutraceutico, perché apporta dei composti fenolici con attività antiossidante in grado di abbassare il livello della pressione arteriosa e di prevenire malattie cardiovascolari, diabete e cancro, come hanno mostrato diversi studi scientifici condotti a livello internazionale. Di fonio si sono occupati anche i ricercatori italiani. L’università del Molise ne ha approfondito il contenuto in vitamine liposolubili (vitamina E e carotenoidi) e vitamine del gruppo B (tiamina e riboflavina).
È pronto in pochi minuti. E va bene anche per il pane
Il fonio è doppiamente buono, dunque, per l’ambiente e il benessere. Ma con il gusto come la mettiamo? I suoi piccoli semi hanno un sapore delicato, che piace a tutti, e sono molto semplici da cucinare. Quello venduto in grani (anche in Italia) si prepara in pochi minuti ed è ideale da utilizzare nelle insalate di cereali (come cous-cous), ma può essere considerato anche un’alternativa alle ricette dove sono presenti farro e quinoa, e rispetto a quest’ultima è più digeribile. Da cotto lo si può utilizzare per preparare polpette e burger vegani oppure nei ripieni.
In commercio (soprattutto online) si trovano anche le chips e la pasta, ottenuta miscelando il fonio a mais bianco o riso integrale, e la farina di fonio, che si può usare per biscotti, torte e pane e che si lavora facilmente, anche con sola acqua, uova e lieviti.
Manuela Soressi
giugno 2023